Terni, ‘Terre rosse’: l’altro lato della mafia

Nel documentario del regista ternano David Fratini, l’esperienza di ragazzi e pensionati nei ‘campi della legalità’: i rapporti, il legame con la terra, l’idea di mafia

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di Fra.Tor.

«In Italia, tra immobili, terreni e aziende, si contano quasi 27 mila beni confiscati alle mafie. Gli immobili destinati dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati a chi si prenderà cura del loro riutilizzo sono ad oggi meno della metà». Il regista e sceneggiatore ternano, David Fratini, nel suo nuovo documentario ‘Terre rosse. I giovani, i vecchi, la terra, la mafia’, racconta l’esperienza dei ragazzi e dei pensionati che lavorano insieme nei ‘campi della legalità’: il loro rapporto, il legame con la terra, l’idea di ‘mafia’.

La geografia criminale «Solo negli ultimi tre anni alla criminalità sono stati sottratti immobili, terreni e aziende più che nei trent’anni precedenti e stavolta le regioni interessate non sono solo quelle del sud, racconta Fratini. La nuova geografia criminale comprende sempre più territori del centro e del nord del Paese. Gli immobili destinati dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati a chi si prenderà cura del loro riutilizzo sono ad oggi meno della metà».

L’INTERVISTA A DAVID FRATINI – IL VIDEO

I ‘campi della legalità’ si legano in modo indissolubile ai terreni confiscati alla criminalità organizzata, sono la naturale conseguenza della filosofia della confisca: restituire i beni alla comunità, renderli vivi, animarli per azioni di democrazia e giustizia sociale. Proprio in questi ‘campi’, da anni volontari giovani e anziani lavorano insieme. In questo documentario raccontiamo il loro rapporto, lo scambio di punti di vista, il loro legame con la terra, la loro idea di mafia, il loro impegno civile».

David Fratini

David Fratini Il 40enne ternano lavora come regista e sceneggiatore per il cinema e la televisione. Nel 2007 dirige il suo primo cortometraggio ‘Il barboncino’. Con ‘Realismo’ (2010) e ‘La domenica’ (2011), vince numerosi premi come ‘miglior film’, ‘miglior sceneggiatura’, ‘miglior montaggio’ e ‘miglior colonna sonora’. Numerosi premi e riconoscimenti hanno le sue sceneggiature per corti e lungometraggi: a maggio 2014 la sceneggiatura per una commedia lungometraggio ‘Santo Vito’, scritta con Andrea Virili, vince il premio ‘Best story screenplay’ al RIFF-Rome independent film festival.

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