Terni, viabilità e lavori: altro sos da San Carlo. Melasecche replica

Via l’impianto semaforico, ulteriori difficoltà: «Difficoltà soprattutto per gli anziani»

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Nuovo sos dalla zona di San Carlo a Terni, dove sono in corso da mesi i lavori per il miglioramento della viabilità. Il problema, in attesa che l’intervento sia completato, è lo stesso già lamentato a marzo. Vale a dire l’isolamento temporaneo rispetto alla frazione. Ora ci sono ulteriori novità su questo fronte: «Fino a venerdì c’era l’impianto semaforico, ora lo hanno tolto – segnala una donna che vive nella strada che porta a Collelicino – ed è stata ristretta la carreggiata. E c’è la striscia continua». Risultato? «Non si può più girare a sinistra per chi proviene da Terni. Anas ci ha detto che per svoltare dobbiamo andare a La Castagna». Che dista a poco meno di due chilometri, come indicato dal cartello in zona. «In questo modo, di fatto, siamo isolati. Non possiamo usufruire dell’autobus e, specie per gli anziani, ci sono difficoltà». In tal senso sono state contattate le forze dell’ordine. Ma c’è l’ordinanza della società e dunque per ora si resta così. Disagi temporanei che i cittadini sperano possano trovare una soluzione diversa.

Interviene l’assessore

«Quando parliamo di San Carlo – osserva l’assessore regionale Enrico Melasecche, sollecitato sul tema -, parliamo di un progetto nato 20 anni fa, che prevedeva una complanare lunghissima e costi assurdi. Da assessore regionale, l’ho ripreso, l’abbiamo rivisto completamente ad Anas lo ha appaltato per un importo di 5,8 milioni di euro. Ora i lavori stanno procedendo bene, sono quasi conclusi, ma ciò che mi chiedo è: possibile che a fronte di un intervento così importante, e risolutivo anche degli enormi rischi per la sicurezza stradale in quel tratto, dove c’erano persone che attraversavano per andare da una parte all’altra, non si riesca ad andare oltre le polemiche di piccolo cabotaggio? Servirebbe – osserva Melasecche – un maggiore senso comune per andare oltre il chiacchiericcio, la protesta banale che rischia di oscurare le buone cose. Poi, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma Terni avrebbe bisogno di altro, di una lettura diversa, soprattutto in questa fase che dire complicata per la vita cittadina, è poco».

 

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