Terni,tentata violenza: l’imputato non si trova
Costretta a subire minacce, percosse e anche un tentativo di violenza sessuale: lei che, per fare un favore ad un amico, si era offerta di ospitare in casa quell’uomo che nel giro di poco tempo ha svelato il suo vero volto di aguzzino.
Arrestato Vittima della vicenda – avvenuta nel 2013 a cavallo fra gennaio e marzo – è una badante di 49 anni, originaria della Moldavia. La sua denuncia, raccolta dai carabinieri, ha fatto finire prima in carcere e poi alla sbarra un albanese di 29 anni, accusato di estorsione, furto e tentata violenza sessuale. Nella vicenda sono coinvolti anche la compagna e un amico di quest’ultimo, per i quali è in corso un altro procedimento di fronte al tribunale.
Come a casa loro Tutto era iniziato nel gennaio del 2013, quando la donna, pressata da un conoscente, aveva accettato di ospitare il giovane albanese nel suo appartamento nel quartiere di Sant’Agnese. Nel giro di pochi giorni il tipo si era di fatto impossessato dell’abitazione, facendo entrare – nonostante le resistenze della donna – anche la fidanzata e un altro amico.
Un inferno Messa all’angolo, la badante si era vista privare di soldi, cibo e altri beni. Una volta, dopo che aveva minacciato di rivolgersi alla polizia, l’avevano legata infilandole un giornale in bocca. In un altro episodio, avvenuto di notte, era stata condotta con la forza in una stanza: lì l’avevano denudata e poi filmata con un cellulare. Poi avevano anche minacciato di violentarla con un cetriolo, ma la donna era riuscita a fuggire in lacrime, fra le risate degli aguzzini.
Irreperibile L’udienza del processo a carico del 29enne, al momento irreperibile, si è tenuta martedì mattina di fronte al tribunale in composizione collegiale. Stante l’assenza dell’imputato – difeso dagli avvocati Francesco Mattiangeli e Massimo Proietti – il tutto è stato rinviato al prossimo 15 dicembre. La donna si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Mirko Minuti.
