Terremoto, il governo punta su Vasco Errani

L’ex presidente dell’Emilia Romagna sarà il commissario straordinario per la ricostruzione, ruolo già svolto nella sua regione nel 2012

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Il diretto interessato, raggiunto dall’agenzia Ansa, domenica mattina ha glissato, trincerandosi dietro un «no comment» comprensibile – visto che manca l’ufficialità – ma che somiglia ad una conferma indiretta. Il governo avrebbe deciso di affidare a Vasco Errani il ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione dopo il drammatico terremoto che ha sconvolto – e sta ancora facendo tremare, visto che le scosse si continuano a susseguire e sono già oltre 1800 – il centro Italia.

Errani La decisione, comunque, sarebbe già stata presa e comunicata da Matteo Renzi ai quattro presidenti delle Regioni coinvolte dal sisma: Catiuscia Marini (Umbria), Nicola Zingaretti (Lazio), Luciano D’Alfonso (Abruzzo) e Luca Ceriscioli (Marche). Incassando altrettanti ‘via libera’. L’ex presidente della Regione Emilia Romagna sarebbe stato scelto per l’esperienza maturata come commissario per il sisma dell’Emilia 2012, dove oltre la metà dei Comuni colpiti ha completato o sta completando la ricostruzione di edifici privati e commerciali.

La politica Errani era stato coinvolto, nel 2012, nelle indagini relative ad un finanziamento di un milione di euro ottenuto dalla Regione Emilia Romagna per la costruzione di uno stabilimento agricolo, ma il 21 giugno di quest’anno la Corte d’Appello di Bologna lo ha definitivamente assolto con la formula “il fatto non costituisce reato”. La scelta di Matteo Renzi viene anche fatta risalire – oltre alle capacità organizzative dimostrate da Vasco Errani – anche ad una ipotetica ‘apertura’ del premier verso la sinistra del suo partito, il PD.

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