Terremoto, scade termine sopralluoghi

C’è tempo fino a lunedì per richiederli al Comune o al Coc (il Centro operativo comunale) sulle abitazioni o attività produttive

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Scade lunedì, per i cittadini delle zone colpite dal terremoto il termine per richiedere il sopralluogo di agibilità sulle loro abitazioni o attività produttive. La richiesta va presentata al Comune o al Coc (il Centro operativo comunale) utilizzando il Modello Ipp-Istanza di sopralluogo per edifici/opere pubbliche, privati.

Le verifiche Sono oltre 92 mila le verifiche di agibilità, sia con procedura AeDes (Agibilità e Danno in emergenza sismica) sia con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto), già svolte sul territorio. Complessivamente sono 44.249, tra edifici pubblici e privati, le schede con procedura AeDes informatizzate dall’inizio dell’emergenza, mentre 48.166 sono le verifiche effettuate sui soli edifici privati con procedura FAST, avviata agli inizi di novembre in seguito alle due forti scosse di fine ottobre che hanno nuovamente colpito le aree già interessate dal terremoto di del 24 agosto. Di queste ultime, 37.555 hanno consentito l’attribuzione dell’esito: di agibilità per il 57%, a cui si aggiunge un 4% di edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano non utilizzabili per solo rischio esterno. Il 39% degli esiti è stato invece di non utilizzabilità per temporanea, parziale o totale inagibilità. Sono invece 10.611 gli edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi.

L’Umbria Su 14.857 verifiche effettuate, in Umbria, sono 10.751 gli esiti attribuiti: risultano 7.296 edifici agibili (poco meno del 68% degli esiti) e 353 “non utilizzabili” per solo rischio esterno, mentre sono 3.102 gli esiti di “non utilizzabilità”. Sono infine poco più di 4 mila i sopralluoghi che risultano senza esito.

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