Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio. Sono le tre partite finite nel mirino della polizia postale di Catania per ‘Corner bet’, la nuova indagine per le scommesse che ha colpito il mondo del calcio professionistico: gli arrestati sono tre e di mezzo c’è anche un ex calciatore del Gubbio, Giordano Maccarrone.
Su cosa si puntava
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del tribunale di Catania nei confronti di Andrea Leanza (titolare centro scommesse), Rosario Cavallaro (dipendente di una ditta privata) e il difensore Giordano Maccarrone: quest’ultimo fu protagonista a Bisceglie nell’annata 2018-2019 e ora è al Foggia: tutto nasce – si legge nella nota della polizia di Stato – dalla denuncia del titolare di una agenzia di scommesse di Catania che ha messo in evidenza la sottrazione di migliaia di euro da alcuni suoi conti gioco on-line tramite accessi abusivi informatici da parte di ignoti. Si parla di frode in competizioni sportive: intercettazioni e analisi informatiche degli smartphone ha fatto scoprire un sodalizio per la realizzazione dei ‘colpi’: entravano in azione per giocare sul numero dei corner o le espulsioni.
Il passato a Gubbio. Parla Ghirelli
Maccarrone disputò un unico incontro con la maglia rossoblù nella lontana stagione 2011-2012 in serie B: in Sampdoria-Gubbio 6-0 (il tecnico era Fabio Pecchia) quando fu espulso per doppia ammonizione. «Apprendiamo la notizia – le parole del presidente della Lega Pro – dell’indagine trattandola con la massima serietà. Abbiamo subito attivato le nostre procedure interne facendo gli accertamenti del caso con i nostri consulenti di Sportradar. Attendiamo con fiducia i risultati delle indagini da parte delle autorità competenti e siamo a totale disposizione delle stesse: siamo contro i banditi in campo ed in tribunale. Ci costituiremo nel procedimento e abbiamo già conferito incarico all’avvocato Astolfo Di Amato».
La nota del Bisceglie
«Con disappunto e amarezza abbiamo appreso che un ex tesserato, Giordano Maccarrone, con il quale, per altro, questa società già dall’aprile 2019 aveva risolto il contratto di prestazione sportiva in essere, è stato ritenuto responsabile di illeciti di estrema gravità. Nel prendere le distanze da quanto accaduto rimarchiamo che l’A.S. Bisceglie srl, da sempre rispettosa dei principi di lealtà e probità sportiva, nella giornata odierna provvederà a richiedere la prescritta autorizzazione federale al fine di tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, la propria immagine e per ogni altro danno che emergerà dalle risultanze investigative».