Terremoto: «Studenti, deroga per le scuole»

La proposta del sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti, per «evitare di allontanare i ragazzi e le famiglie dal territorio provocando spopolamento»

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«Tra le azioni previste dallo Stato a sostegno dei Comuni che si trovano a fronteggiare l’emergenza terremoto, ci sia anche un provvedimento straordinario in deroga al numero minimo di studenti e scolari necessari per la formazione di una classe». La proposta è stata avanzata dal sindaco di Vallo di Nera, Agnese Benedetti, al commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani, alla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e all’assessore regionale Antonio Bartolini, al prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro, al capo del dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio, al dirigente dell’ufficio scolastico regionale Sabrina Boarelli.

Lo spopolamento «La deroga scongiurerebbe la presenza di pluriclassi che, soprattutto in questo momento, potrebbero allontanare i ragazzi e le famiglie dal territorio provocando spopolamento», sottolinea il sindaco. «La fragilità dei nostri territori di montagna e la tenuta della popolazione vengono nuovamente messe in crisi da questo evento calamitoso, ecco perché per evitare lo spopolamento è importante tenere nella dovuta considerazione il ruolo centrale delle scuole. Esse rappresentano i capisaldi delle comunità e sono capaci di assicurare il senso di presenza e continuità essendo punti di riferimento per il presente e il futuro dei piccoli paesi». All’appello di Vallo di Nera si sono uniti tutti i sindaci della Valnerina, da Norcia a Scheggino, da Monteleone di Spoleto a Sellano, da Cascia a Sant’Anatolia di Narco, da Preci a Cerreto di Spoleto e a Poggiodomo.

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