di Marco Torricelli
La giornata è stata piena. Per tutti. A cominciare dall’ad Lucia Morselli e da quello che può essere considerato, al momento, il suo braccio destro, Antonio Bufalini. Poi è stata piena per gli studenti dell’Istituto tecnico e tecnologico ‘Allievi-Sangallo’. Idem per i delegati delle Rsu. E, per finire, anche per chi fa ricerca storica.
Morselli impegnata Sul fatto che la giornata si stata piena per il duo Morselli-Bufalini non c’è dubbio – le motivazioni manco a chiederle, tanto sarebbe inutile – visto che i due hanno disertato la cerimonia di stipula del protocollo di intesa, con Confindustria e Itis, per lo svolgimento di corsi di formazione degli studenti in fabbrica. Ma di questo parliamo più avanti.
La storia La tradizione della collaborazione, tra la più grande azienda ternana e una scuola di grande prestigio come l’Istituto tecnico industriale, è stata storicamente uno degli aspetti che hanno caratterizzato l’integrazione dell’impresa nel tessuto sociale locale. Cosa che ha riportato alla memoria eventi storici, come quello che racconta Walter Patalocco nella sua rubrica ‘Il corsivo’ e che si riferisce ad un evento datato 1. aprile 1887.
QUEL PRIMO TRENO CARICO DI ACCIAIO
L’ispezione Oggi le cose stanno in maniera un po’ diversa, tanto che nella giornata di martedì nello stabilimento ternano è stato effettuato un sopralluogo ispettivo da parte di personale dell’Azienda Usl2: «Tale sopralluogo, da noi sollecitato, dicono le Rsu – è stato effettuato nell’Area Pix2 ed ha avuto origine da diversi incontri ufficiali avuti con la direzione aziendale nell’arco di un medio lungo periodo, nel quale nonostante le nostre corrette e legittime richieste avanzate, non abbiamo mai ricevuto ed ottenuto risposte esaustive e confacenti alle esigenze di sicurezza e qualità ambientale, inerenti i lavoratori». Alcune delle quali, peraltro, «anche di intervento strutturale, le abbiamo formalizzate e sottoscritte come annotazioni nel documento di valutazione dei rischi (Dvr), aziendale, riferito al luglio del 2014. Restiamo in attesa del risultato di valutazione tecnica da parte dell’Azienda Usl2».
Le criticità Le Rsu, poi, segnalano che «la scorsa settimana si è verificato un evento pericoloso, dovuto dalla caduta di una barra di acciaio, componente del sistema di sollevamento di un carroponte, avvenuto, da quanto ci risulta, nelle dirette vicinanze di postazioni di lavoro. Tale evento dal nostro punto di vista è dovuto ad una possibile carenza manutentiva ed ispettiva dello stesso, come d’altra parte registriamo che ad oggi come Rsu e come Rls non abbiamo ancora ricevuto da parte della direzione aziendale, una informativa puntuale e corretta, di come e di quanto avvenuto. Se per l’amministratore delegato di Ast va tutto bene, Noi non siamo d’accordo». Tanto che sarebbe in partenza anche un esposto all’Ispettorato del lavoro.
Il protocollo Il tutto mentre nella biblioteca storica di Ast si siglava il protocollo tra azienda, Confindustria e Itis. Un documento ed un progetto con il quale «si vuole contribuire a rafforzare la preparazione culturale e tecnico-scientifica degli studenti e offrire loro una prima opportunità di incontro con il mondo del lavoro». All’incontro hanno partecipato il presidente della sezione ternana di Confindustria, Stefano Neri; l’amministratore delegato di Società delle fucine, Massimo Calderini e la dirigente scolastica dell’Istituto di istruzione superiore ‘Allievi-Sangallo’, Cinzia Fabrizi. Non c’erano, come detto, Lucia Morselli e Antonio Bufalini: erano a Roma e non ce l’hanno fatta a rientrare in tempo.
I contenuti Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di percorsi didattici e formativi da collegare a esperienze di stage presso Ast ed Sdf, per 25 studenti dell’istituto: «Un’esperienza di eccellenza per la scuola e per il territorio e una grande opportunità per i ragazzi – ha spiegato Cinzia Fabrizi – perché è un progetto che ha saputo integrare la formazione che gli studenti ricevono a scuola dai docenti con quella fornita dagli esperti esterni». Il Presidente Neri ha ricordato «le caratteristiche e le tradizioni del territorio ternano che può vantare delle occasioni formative presso realtà industriali di rilievo: un vantaggio competitivo notevole sia per gli studenti che per le aziende ospitanti». Massimo Calderni, invece, ha voluto ricordare «il valore della cultura del lavoro e della sicurezza, che non possono essere scissi e che, invece, in questo stabilimento marciano costantemente di pari passo». Gli stage avranno una durata di 40 ore ciascuno e riguarderanno la saldatura, l’automazione di base, la meccanica e la manutenzione. Tutti i percorsi formativi si concluderanno entro il prossimo 31 maggio.