Tk: «Valutiamo le performance di Ast e poi decidiamo»

Il ceo Martina Merz ha spiegato le strategie di rilancio del gruppo: «Dismissione o potenziamento secondo il business»

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di F.L.

Ogni azienda inserita nella divisione denominata ‘multi tracks’ di ThyssenKrupp, di cui fa parte l’Ast di Terni, verrà «resa indipendente, ne verranno valutate le performance e decisa l’eventuale dismissione o potenziamento in accordo su quelli che saranno i driver e business di crescita per il futuro». È quanto ha detto venerdì il ceo Martina Merz, secondo quanto riferisce il sito specializzato Siderweb, nel corso dell’assemblea degli azionisti della multinazionale tedesca. La prospettiva è quella di una riorganizzazione del gruppo, che diventerà un consorzio di aziende, la cui partecipazione da parte di Tk potrebbe non essere esclusiva. Per l’acciaieria ternana, dunque, ancora nessuna notizia certa sul da farsi, a nove mesi dall’annuncio della cessione.

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La trattativa con Liberty Steel

Accanto alla divisione ‘multi tracks’, Thyssen svilupperà in proprio alcuni asset, quelli ritenuti maggiormente strategici, cioè la parte componenti industriali, materiali ed automotive, mentre per le divisioni acciaio e marine systems si sta ancora valutando l’eventuale cessione. Proprio l’asset siderurgico è quello in merito al quale l’azienda è chiamata a prendere decisioni a breve. «Al momento stiamo procedendo su di un doppio binario – ha detto Merz sempre secondo quanto riporta Siderweb -, vale a dire sviluppare in proprio la divisione o cedere asset a Liberty Steel, la trattativa è aperta. Prenderemo una decisione definitiva entro marzo 2021». Obiettivo del board di Tk – che ha anche detto di voler continuare lo studio della produzione di acciaio ‘verde’ – è quello di portare al risanamento dell’azienda e alla profittabilità, nell’ambito di un piano che ha come orizzonte il 2030. Il percorso, non l’ha negato Merz, sarà tortuoso e fatto di sacrifici anche a causa del Covid, che è arrivato «nel peggior momento possibile».

Francescangeli (Ugl): «Basta con i ‘tira e molla’»

Dunque, per quanto riguarda Ast, potrebbe non essere escluso un nuovo colpo di scena – non sarebbe il primo – in merito ad un possibile dietrofront della casa madre sulla cessione. «ThyssenKrupp continua con il ‘tira e molla’ sulla vendita – commenta il segretario territoriale dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli -, sarebbe già la seconda volta che prima l’annuncia e poi ci ripensa. Il mio consiglio è quello di pensare piuttosto alle questioni strategiche per il territorio e la fabbrica, soprattutto dopo le nuove nomine ai vertici». Per il sindacalista «è necessario continuare nel trend del lavoro responsabile, ci sono il tema degli infortuni e del mercato da affrontare – continua -, c’è da lavorare piuttosto che pensare alle stranezze di Tk, dal ‘vendo, non vendo’ ai proclami sui 10 acquirenti, fino ai problemi con l’antitrust». Per Francescengeli «piuttosto che accordi ponte servono intese quadriennali per avere una visione di futuro del sito, non bisogna ragionare sulle situazioni a tempo ma sulle questioni concrete».

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