Todi, guai col fisco per il patron del volley

A Fabio Cauduro, presidente della squadra locale di serie B2, è stato anche sequestrato un maniero dichiarato come ‘negozio’

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Fabio Cauduro

Fabio Cauduro

Per la guardia di finanza di Lecco avrebbe commesso tutta una serie di irregolarità fiscali, fino ad accatastare come ‘negozio’ un castello con tanto di parco e piscina. La struttura è stata posta sotto sequestro dal gip del tribunale di Lecco e nei guai c’è finito Fabio Cauduro, imprenditore 52enne di Merate, da qualche anno in Umbria dove ha interessi anche in ambito sportivo come presidente della squadra di pallavolo femminile Todi-Ternana che milita in serie B2.

Indagine Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, l’imprenditore meratese – attraverso due società, la Poker Project e la XYZ Racing Team – avrebbe abbassato per anni, in maniera fraudolenta, la base imponibile utilizzando fatture false e sovrafatturando servizi realmente effettuati. Le fatture sarebbero state emesse da sette società romane, tutte riconducibili allo stesso domicilio, prive di una minima struttura organizzativa e con vita operativa non più lunga di un esercizio, tutte intestate a cittadini sudamericani nullatenenti.

Gli investimenti «Il vantaggio economico così ottenuto – spiegano dal comando provinciale della Guardia di finanza di Lecco -, veniva reimpiegato tramite la Freccia Immobiliare, sempre riconducibile all’imprenditore coinvolto». L’avvio dell’indagine risale al 2013, con l’analisi della contabilità delle due società di promozione di eventi sportivi che aveva fatto emergere come i costi derivanti dalle sponsorizzazioni di gare di rally, fossero sproporzionati rispetto al ritorno che l’evento avrebbe portato in termini di pubblicità.

Evasione La svolta è avvenuta nel 2014 quando il pm Paolo Del Grosso, ritenendo valide le ipotesi di reato avanzate dalle Fiamme Gialle, ha autorizzato le indagini bancarie con cui è stato possibile stabilire l’ammontare dell’imposta evasa – diversi milioni – ma anche individuare le modalità utilizzate per cercare di far perdere le tracce del denaro drenato: prelevamenti cash, monetizzazioni di titoli al portatore in denaro contante, cambio assegni allo sportello Fabio Cauduro, già denunciato nel 2013 per reati fiscali, è accusato di aver investito parte dei proventi illeciti in un’antica struttura in provincia di Todi, poi dichiarata al catasto come ‘negozio’. In precedenza il gip aveva già disposto il sequestro del 50% delle quote sociali della Freccia Immobiliare: ora il provvedimento è stato esteso anche al maniero, al fine di tutelare il credito erariale.

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