Torna il ‘Todi Festival’ e ospita Max Gazzè

La kermesse di teatro, musica e arti visive, fondata nel 1987 da Silvano Spada, quest’anno si svolgerà in formato ridotto dal 3 al 6 settembre

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Per il quinto anno consecutivo è stata confermata la direzione artistica di Eugenio Guarducci per il Todi Festival. La kermesse di teatro, musica e arti visive, fondata nel 1987 da Silvano Spada, quest’anno si svolgerà in formato ridotto dal 3 al 6 settembre 2020.

La tradizione

Freschezza, novità e un dialogo costante tra passato e futuro, che si ritrovano perfettamente rappresentate nel manifesto di quest’anno. L’edizione 2020 ha infatti affidato la sua immagine all’opera creata da Roberto Bernardi e Raphaella Spence, confermando la tradizione di consegnare a celebri artisti contemporanei l’immagine dell’evento. In omaggio ai due artisti, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella sala delle Pietre, situata al primo piano del palazzo del Popolo. L’esposizione verrà inaugurata nel corso della prima giornata del Festival. «Todi Festival quest’anno – evidenzia il direttore artistico Eugenio Guarducci – è stato pensato per lasciare al palato degli spettatori quel gusto fresco, genuinamente ruffiano e avvolgente tipico di un lecca lecca. Si potrà far sciogliere in bocca lentamente o mordicchiarlo in piccoli assaggi. In entrambi i casi, alla fine, rimarrà una certezza: il bastoncino. Insomma, una sorta di bellissimo e meritato premio di consolazione dopo un periodo molto complicato anche per la cultura e per tutti i suoi protagonisti».

Tutti gli appuntamenti

Una ricca serie di appuntamenti attende gli spettatori del teatro Comunale. Ad aprire il Festival, giovedì 3 alle 21, il debutto nazionale di ‘Era un fantasma’. Il giorno successivo sarà la volta del debutto nazionale di ‘Enrico IV – A scuola di re’. Sabato 5 ancora un debutto nazionale con ‘The darkest night’. A chiudere gli appuntamenti domenica 6 alle 18 il debutto nazionale de ‘L’amore indagato’. Sempre domenica, alle 21, nella cornice di piazza del Popolo, arriva Max Gazzè e il suo #ScendoinPalco tour. Torna anche il ‘Todi Off’, la rassegna di teatro contemporaneo orientata sin dalla sua nascita alla formazione di pubblico e artisti per un loro avvicinamento al teatro di ricerca. ‘Todi Off’ si articolerà in quattro giornate dedicate al teatro contemporaneo, con altrettanti spettacoli. Sono ben quattro quest’anno le Masterclass in programma dal 3 al 6 settembre a palazzo del Vignola. Spazio anche quest’anno alla valorizzazione delle eccellenze del territorio e agli appuntamenti letterari con la rassegna ‘Around Todi’.

L’ambizione

«Ci siamo a lungo interrogati – sottolinea il sindaco di Todi Antonino Ruggiano – se rinunciare all’appuntamento del Festival, visto l’inizio anno che abbiamo trascorso e i problemi legati alla pandemia. Con la Regione e la direzione artistica, tuttavia, abbiamo deciso di scommettere sulla continuità di una tradizione che vede Todi Festival protagonista da trentaquattro edizioni, della storia del teatro e della cultura italiana ed internazionale. La decisione di investire in una edizione ridotta, che peraltro accomuna Todi Festival agli altri grandi appuntamenti regionali come Umbria Jazz e Festival di Spoleto, ha un duplice sapore. Da un lato, la manifestazione di una città che produce cultura e che non si arrende. Dall’altro, l’ambizione di vedere, anche nella prossima stagione, i teatri italiani che ospitano le nostre produzioni. Todi Festival c’è, Todi e l’Umbria ci sono, con l’idea di fare della cultura il volano della nostra rinascita. Grazie, ancora una volta, ad Eugenio Guarducci ed al suo staff, con il pensiero rivolto ad una coppia di grandi artisti internazionali, Roberto Bernardi e Raphaella Spence, che avremo l’onore di ospitare in una mostra straordinaria e che ci hanno regalato la copertina del Festival».

Fare squadra

«Mi fa estremamente piacere – ha detto la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei – che gli organizzatori del Todi Festival, con i quali mi congratulo per la decisione, nonostante le complessità del momento abbiano scelto di non annullare l’evento 2020. Anche se con un programma rivisto e ridotto, quello che viene lanciato, così come accaduto da parte di altre manifestazioni umbre, è un importante segnale che dimostra la voglia di non rassegnarsi davanti le difficoltà. Questo, più che mai, è un periodo in cui dobbiamo avere la capacità di fare squadra, di non arrenderci e di sapere gestire le situazioni per quanto complicate siano. Un segnale per gli umbri, ma anche un segnale che parte proprio dagli umbri e che diventa attrattivo anche per i turisti che vorranno venire nella nostra regione dove troveranno una terra pronta ad accoglierli e ad offrire bellezze paesaggistiche e architettoniche, eventi culturali di alto livello e bontà enogastronomiche. In questo quadro la presenza del Todi Festival è un tassello fondamentale che accogliamo con grande piacere».

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