Tracciamento, Tesei: «Altri 50 operatori subito». De Luca: «Nega le difficoltà»

La governatrice difende l’operato della Regione: «Situazione straordinaria come in tutta Italia». L’attacco dell’esponente M5S

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di F.L.

«I tracciatori sono stati dimezzati? Non è assolutamente vero, anzi si sta ampliando il numero. Se ne stanno formando altri 50 che entreranno in servizio immeditatamente». A rispondere alle polemiche sul caos tracciamento è stata, martedì mattina, la presidente della Regione, Donatella Tesei. Finita nel mirino, e con lei l’assessore alla salute Coletto, delle opposizioni e delle migliaia di umbri alle prese con casi di contagio, la governatrice ha rispedito al mittente le accuse di mala gestione partendo da un assunto: «I numeri straordinari non riguardano solo l’Umbria, le difficoltà di tracciamento si registrano in tutto il Paese».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Casi raddoppiati in poco tempo

La presidente – parlando nel primo pomeriggio durante la discussione in aula sul bilancio – ha ricordato l’aumento esponenziale di casi registrato a partire dalla settimana di Natale. «Dai 4.571 positivi del 22 dicembre siamo passati in soli sei giorni ad oltre 11 mila positivi, vale a dire – ha detto – un numero superiore a quello massimo raggiunto nella seconda ondata». «Con l’aggravante – ha aggiunto – di essere raddoppiato in un arco di tempo estremamente ridotto, cosa che avviene in tutte le regioni d’Italia. Nell’ultima settimana sono stati circa 10 mila i nuovi casi, il che vuol dire che il sistema sanitario è chiamato ad uno sforzo straordinario nel tracciamento e nell’effettuazione dei tamponi». D’altro canto, ha sottolineato la governatrice, le ospedalizzazioni, seppur in crescita, sono nettamente inferiori rispetto al passato: 112 ricoverati rispetto agli oltre 500 dell’apice della seconda ondata, mentre nelle terapie intensive ci sono otto pazienti.

Caos tracciamento: la Regione chiede aiuto alla Protezione civile

Tutti gli operatori al lavoro

«L’Umbria non è stata né inerme né a guardare» si è difesa la Tesei. «Sulla medicina territoriale – ha annunciato – abbiamo deciso di prorogare al 28 febbraio gli incarichi a tempo determinato conferiti ai sensi delle disposizioni emergenziali per garantire la continuità dei servizi e per il recupero dell’attività ordinaria». E poi ancora sul tracciamento dei positivi: «Data la situazione – ha precisato – ci sono state innegabili difficoltà che hanno riguardato tutto il Paese e che in Umbria sono figlie di quella crescita esponenziale che si è avuta in pochissimi giorni, non certo determinata dal dimezzamento dei tracciatori. Gli operatori dedicati sia dell’Usl 1 e che dell’Usl 2 sono tutti presenti e confermati, anzi si sta ampliando e si stanno formando altri 50 tracciatori che prenderanno servizio immediatamente. Ricordo che molta parte del personale deve usufruire o ha usufruito delle ferie non godute. Per agevolare il tracciamento inoltre siamo allargando al coinvolgimento della Protezione civile comunale e regionale. L’intero sistema è chiamato ad un grande sforzo. In questa fase emergenziale occorre quindi evitare strumentalizzazioni e notizie non vere che – ha concluso Tesei – come risultato portano solo ulteriore confusione e paura».

De Luca (M5s) torna all’attacco

Non si è fatta attendere la replica alla governatrice del consigliere regionale M5s Thomas De Luca. «Il minimo che la presidente Tesei potesse fare oggi alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni nella gestione dell’emergenza sanitaria – commenta in una nota – era presentarsi in assemblea regionale, metterci la faccia prendendosi le sue responsabilità e soprattutto dare delle risposte in merito al caos in cui sono stati gettati i cittadini dell’Umbria. Invece la governatrice dell’Umbria ha scelto di negare tutte le evidenti difficoltà emerse in questi giorni. Nessun problema nonostante le file interminabili nei drive through, gli assembramenti davanti alle farmacie con le persone a caccia di un tampone antigenico a prezzi esorbitanti. Nessun difetto di comunicazione per le troppe contraddittorie e discordanti informazioni in merito alle quarantene per i bambini. Ciò che abbiamo visto in questi giorni di Natale, insomma, è solo frutto della propaganda delle minoranze e non diretta conseguenza di un governo regionale che ha come unico scopo quello di gestire il potere per conto di multinazionali, grandi potentati ed élite regionali senza creare il minimo disturbo». Al contrario, sempre a detta di De Luca, «tutto quello che riguarda la vita dei cittadini è dominato da incompetenza, approssimazione e indifferenza».

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