Trasimeno, bracconieri bloccati dal Wwf

Operazione delle guardie giurate Wwf sul lago Trasimeno: salvato un gran numero di pesci. Posizionate ‘foto trappole’ per smascherare i pescatori di frodo

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Il blitz è scattato alle 4 di sabato mattina, sul lago Trasimeno, ma il tentativo di sorprendere in flagranza di reato i bracconieri non ha avuto successo. Però le guardie giurate del Wwf, che hanno utilizzato alcune imbarcazioni idonee, hanno individuato di Tofi e Nasse (attrezzature per la pesca) che in questo periodo dell’anno sono illegali.

I bracconieri All’interno dei Tofi sono stati rinvenuti oltre 5 quintali di pesce, sia vivo e quindi liberato sul posto, che morto. Gli strumenti di pesca, «circa 300 metri di rete, per un valore complessivo di 2.500 euro – spiega Sauro Presenzini, coordinatore regionale delle guardie giurate del Wwf Umbria – sono stati sequestrati in attesa del definitivo provvedimento di confisca da parte della Regione».

Il lago Più vasti controlli «saranno estesi lungo il perimetro del lago nei prossimi giorni, per individuare i bracconieri, ai quali il Wwf sta dando la caccia anche con una ‘guerra elettronica’: sono state posizionate anche alcune fototrappole nei punti di accesso ai tofi illegali, per individuare i responsabili, che potranno essere denunciati alla competente Procura della Repubblica, per furto danneggiamento e procurato pericolo»

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