Trasporti in Umbria: «63 milioni per ex Fcu»

L’annuncio, mercoledì mattina, è stato dato dalla presidente Catiuscia Marini: «51 per la rete e 12 per materiale rotabile e sistemi di sicurezza»

Condividi questo articolo su

di E.M.

«La Fcu diventerà parte della rete ferroviaria nazionale, con 51 milioni di euro stanziati dal governo per i lavori e l’adeguamento agli standard di sicurezza». Lo ha annunciato la presidente della Regione Catiuscia Marini nel corso di una conferenza convocata a palazzo Donini, con l’assessore ai Trasporti, Giuseppe Chianella e il dirigente Diego Zurli. Con una delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) – frutto del lavoro della giunta regionale e i ministri dei Trasporti Graziano Del Rio e della Coesione territoriale Claudio De Vincenti – sono state assegnate all’Umbria le risorse necessarie per ripristinare i collegamenti regionali.

PARLA CATIUSCIA MARINI – L’INTERVISTA

Le priorità «Le operazioni – ha spiegato la presidente – si concentreranno su tutto il tratto della Fcu, a cominciare dalle zone dove il servizio è completamente chiuso come nell’Alta valle del Tevere. Poi si procederà agli interventi di riqualificazione e all’adeguamento degli standard di sicurezza. Sarà un investimento per il futuro della Fcu, attraverso un lavoro concreto». Altri lavori saranno fatti per le gallerie, la soppressione degli ultimi 3-4 passaggi a livello rimasti e la formazione del personale, per garantire «standard identici a quelli della ferrovia nazionale». Oltre ai 51 milioni, la novità è che dal governo arriveranno anche altre risorse per 12 milioni complessivi: 6,6 per i treni; 1,6 per il parco bus; 1,4 per gli interventi sui passaggi a livello e 1,2 per gli impianti di sicurezza del sistema ferroviario.

La normativa È con il decreto legge 50 del 2017, all’art 47, che il governo affronta il tema delle cosiddette ‘ferrovie regionali’ e prevede una norma che consente al gruppo Ferrovie dello stato di poter accedere alla gestione e valorizzazione delle ferrovie regionali. Il decreto è in attesa di conversione in legge. «Per noi è molto importante – ha commentato Marini – perché ci permetterà prossimamente di poter creare un sistema ferroviario integrato con l’unico soggetto di Fs. Capite cosa significa poter fare una tratta diretta Perugia – Terni – Roma, anche per quelle parti della regione che non sono mai state servite da Ferrovie dello stato».

RFI La Fcu, dunque, potrà essere riqualificata da Rfi – la ‘Rete ferroviaria italiana’, società partecipata di Fs per la gestione delle infrastrutture – dopo l’approvazione dell’apposita convenzione, prevista sempre dal decreto 51. «Si tratta di un primo passaggio per poi arrivare al trasferimento della concessione in capo allo stato – ha detto l’assessore Chianella – aspettavamo la norma che facesse chiarezza sulla questione per quanto riguarda i rapporti che la nostra azienda potrà avere con Rfi nazionale per intervenire su tutta la tratta, che necessita di interventi importanti».

FS VUOLE FCU: «DUE ORE DA ROMA A PERUGIA»

Ponte San Giovanni – Sant’Anna La giunta regionale ha anche deliberato, svincolandoli dall’avanzo vincolato della Regione, 6 milioni di euro necessari ai lavori sulla tratta della Fcu tra Ponte San Giovanni e Sant’Anna, sulla quale finora è stata fatta solo la parte ‘propedeutica’. «Una parte dell’investimento per quel tratto è fatto di risorse regionali, lo sblocco delle risorse consentirà a questo punto la formale firma del contratto e dell’inizio dei lavori sulla linea».

I tempi Quanto ai tempi dei lavori, invece, non c’è ancora nessuna previsione. «In una fase successiva – ha detto la presidente – presenteremo un quadro tecnico dei lavori dettagliato, con Rfi e Fcu». Quello sui cui non dovrebbero esserci dubbi è che la Rfi può adottare procedure più snelle in quanto soggetto competente esclusivo.

Umbria Mobilità Nell’assemblea di giugno, intanto, d’intesa con tutti i soci pubblici, sarà nominato il nuovo amministratore unico di Umbria Mobilità, che gestirà le competenze e continuità aziendale e affronterà con la Regione il tema dell’Agenzia regionale dei trasporti.

Freccia Rossa Sempre in tema trasporti, la presidente ha poi fatto il punto della situazione alta velocità in Umbria. La richiesta fatta dalla Regione a Ferrovie dello Stato è un treno che da Perugia vada ad Arezzo per immettersi nell’alta velocità e collegarsi con Milano senza mai bisogno di scendere. «Non si tratta di un’alternativa alla stazione per l’alta velocità – ha spiegato – c’è stato un incontro con amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini con cui abbiamo fatto un ragionamento per affrontare il tema dell’isolamento del capoluogo di Regione. Abbiamo ragionato in un’ottica di mobilità del capoluogo e di turismo, perché i principale hub di arrivo in Umbria sono Perugia, Assisi e il lago Trasimeno. In questo asse ci giochiamo un pezzo delle potenzialità turistiche della Regione». Orari e modalità di questa possibilità sono al momento allo studio di Fs.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli