Trasporti, lavori ex Fcu Il buio e la luce

Mentre al Nord dell’Umbria si lavora anche di notte, a Terni le luci non vengono accese nemmeno nei sottopassaggi delle stazioni indispensabili per la sicurezza

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di M.T.

Si è parlato di corsa contro il tempo. E va bene. Ma più questo tempo passa e più appare evidente che per i lavori da svolgere e per la cura da mettere sulla ex Ferrovia Centrale Umbra (la vecchia, cara, Fcu) si sia scelto di puntare con decisione sul Nord della regione, lasciando il Sud in attesa.

Lavori notturni La Salcef, la ditta che si è aggiudicata l’appalto per i lavori sulla tratta Città di Castello-Umbertide, ha deciso di moltiplicare i turni e di far lavorare gli operai anche di notte, con la luce artificiale, per rispettare la scadenza del 17 dicembre. Data prevista per la riconsegna del cantiere. Questo è il Nord.

Luci spente

Luci spente Al Sud, invece, c’è la stazione di Cesi, a Terni, che è di nuovo al buio. La stazione, ovviamente, non serve in quanto non passano treni passeggeri, ma il problema è che il sottopassaggio invece serve. Eccome. Perché la linea ferroviaria taglia in due il quartiere e chi vive nella parte ‘a monte’ deve utilizzare quel sottopassaggio per raggiungere la parte ‘a valle’ dove c’è la fermata dell’autobus che porta al centro.

Sottopassaggio pericoloso

Le paure La gente del quartiere, ovviamente, dopo una certa ora – visto il periodo succede dal pomeriggio, visto che fa buio presto –  sta alla larga, se non costretta dalla fretta, dal sottopassaggio buio, ma il problema è che per raggiungere la fermata del bus occorre percorrere un tratto di strada caratterizzato da una curva ‘coperta’ e privo di marciapiede. Se dovesse verificarsi un’aggressione o un incidente, sarà difficile dire che era un fatto imprevedibile.

 

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