Trasporto disabili: «Ritirare la delibera»

Fp Cgil e Fisascat Cisl di Terni dichiarano lo stato di agitazione del personale con contestuale comunicazione: «Aprire un tavolo di confronto»

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«Proclamiamo lo stato di agitazione e scriviamo al prefetto. Quella delibera va ritirata». Questo è quanto dichiarano Fp Cgil e Fisascat Cisl di Terni che martedì pomeriggio sono intervenuti sul taglio del trasporto per i disabili nel Comune di Terni.

I tagli

«Il Comune di Terni in questi giorni ha deliberato una riduzione drastica dei fondi riservati al trasporto disabili, lo stanziamento è stato ridotto di una percentuale superiore al 50% da 270 mila a 120 mila euro, creando forti ripercussioni sia sul servizio che sugli attuali livelli occupazionali», evidenziano i sindacati. «Il servizio trasporto disabili presso i Centri diurni avviato ormai da anni era rivolto a circa 77 famiglie, le quali con questa nuova rimodulazione dovranno organizzarsi autonomamente, potendo usufruire di un contributo medio rimodulato secondo i parametri Isee pari a circa 100 euro mensili».

Le famiglie

Di fatto le famiglie «dovranno organizzarsi il servizio utilizzando cooperative, aziende o associazioni di volontariato, nella prima stesura del provvedimento non era prevista nel trasporto una seconda unità addetta a sorvegliare ed accompagnare i ragazzi, solo ultimamente, tramite apposita determina, questa situazione è stata modificata prevedendo l’obbligo di questa figura. Una modifica, seppur dovuta, che rende ancora meno congrua l’offerta economica che era già riduttiva per il solo autista. I maggiori costi che le famiglie dovranno sopportare verranno determinati dalle aziende/cooperative in base ad un mero conteggio chilometrico, e ad un parametro stabilito in essequio alle tabelle Aci contenuto nella delibera del Comune».

Stato di agitazione

Per i sindacati questo determinerà «una concorrenza sleale tra aziende e cooperative che applicano le tabelle contrattuali e associazioni che utilizzano personale volontario che a nostro avviso offrono importanti opportunità nel sociale, ma non può essere assolutamente sostitutivo del lavoro retribuito. Tale delibera oltre a creare evidenti difficoltà per gli utenti, di fatto determinerà una significativa riduzione del personale impegnato nel servizio che ad oggi viene svolto da circa 25 operatori tra autisti e accompagnatori. Riteniamo positiva la decisione del consiglio comunale di sospendere la delibera in attesa di ulteriori verifiche, purché questa sospensione non sia solo un modo di perdere tempo. Dichiariamo lo stato di agitazione del personale con contestuale comunicazione al prefetto di Terni, aprendo una vertenza finalizzata al ritiro della delibera e all’apertura di un tavolo di confronto tra l’amministrazione comunale, i sindacati e le associazioni».

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