‘Trebisonda’ a Terni: «Bene il Comune»

Il CoSec esulta per la rinuncia al ricorso al Consiglio di Stato: «L’amministrazione ha ottemperato, seppur parzialmente, alla sentenza del Tar. Scelta lungimirante, un cambio di passo?»

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Sul tema, post sentenza del Tar Umbria e le varie spiegazioni da una parte e dall’altra, era calato il silenzio. Ora il CoSec, in riferimento alla vicenda legata al ‘Borgo Trebisonda’, riscende in campo per annunciare una loro ‘vittoria’: «Apprendiamo favorevolmente la notizia che l’amministrazione comunale ha optato per una scelta lungimirante ottemperando, anche se per ora solo parzialmente, alla sentenza del Tar, rinunciando così di fatto al ricorso al consiglio di Stato come da noi suggerito».

ASILI NIDO A TERNI: «CI SONO ULTERIORI POSTI»

Il chiodo fisso, la statalizzazione Il comitato, nel commentare la decisione, passa subito alla questione chiave: «Un’ottemperanza che non comunica l’avvenuta statalizzazione del Trebisonda, oggetto ancora velato da mistero, ma fa riferimento alla comunicazione del 6 aprile con la quale si consigliava alle famiglie di iscriversi alla scuola statale. Ottemperanza un po’ fumosa e ridondante ma è sempre un primo passo, la rinuncia al ricorso. Ci chiediamo – prosegue il CoSec – se questa scelta, anche se timida, segni un cambio di passo dell’amministrazione nei confronti dell’utenza e apra una nuova fase di dialogo e confronto fondata sul rispetto e sulla chiarezza e non più su decisioni già prese e ben nascoste. Noi ce lo auguriamo. I membri del CoSec, come comitato di genitori, sarebbero ben lieti di tornare ad occuparsi principalmente delle proprie famiglie consci del ruolo che ha svolto, e che svolge, nel dibattito culturale, sociale e democratico della città, ma la scelta non dipende da noi».

IL VIMINALE CONCEDE LA DEROGA PER LE ASSUNZIONI SEC

L’assemblea cittadina e le attese Si guarda all’immediato futuro: «Se, come tutti sappiamo, una rondine non fa primavera, così non ci illudiamo che un passo, anche se lungimirante, segni un nuovo percorso. Per questo ci aspettiamo che l’amministrazione ottemperi velocemente a tutti gli aspetti della sentenza del Tar e che il nuovo assessore indichi, come più volte richiesto, un’assemblea cittadina, degli ‘stati generali’, per un confronto serio sul futuro dei Servizi educativi comunali. Un confronto che, andando oltre le frasi e le inaugurazioni autocelebrative e tautologiche (prima si chiude il servizio ‘Campitello’, poi se ne trasferisce un altro ‘Il Cucciolo’ e lo si fa passare come risposta all’assenza di servizi del quartiere), affronti i nodi aperti a partire dal ‘Borgo Trebisonda’, le prospettive e la visione che l’amministrazione ha dei Sec anche in vista dei finanziamenti per il potenziamento dei servizi 0 – 6 anni, della deroga ottenuta per le assunzioni e della probabile richiesta di accesso al ‘fondo di rotazione’.

IL TAR ‘BOCCIA’ IL COMUNE DI TERNI

Il presidio del 9 giugno

Fiducia nel Comune Una discreta apertura nei confronti di palazzo Spada: «Non vorremmo – conclude il comitato – svegliarci a gennaio con qualche altra brutta sorpresa sui Sec perché se è vero che come genitori ci piacerebbe tornare alla vita privata, è altrettanto vero che come CoSec siamo in grado di far di necessità virtù, come la nostra storia insegna, in difesa dei servizi e della loro qualità, dei diritti dei bambini, delle famiglie e degli operatori scolastici. Il CoSec resta in attesa, sempre fiducioso, delle prossime mosse dell’amministrazione comunale».

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