Umbri e salute: troppo fumo e antidepressivi

Resta alto il numero delle persone in sovrappeso e che non fanno sport. Buoni i dati Osservasalute su rifiuti, vaccini e spesa sanitaria

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Troppi fumatori, specie in età adolescenziale, e un consumo elevato di farmaci antidepressivi. Ma anche una fetta ampia di popolazione in sovrappeso e che non pratica sport. Dati negativi attenutati in parte dagli aspetti demografici – come l’aspettativa di vita – e da quelli relativi alla spesa sanitaria pubblica e all’ambiente, con un incremento sostanziale, negli ultimi anni, della raccolta differenziata. Sono questi i principali temi, relativi all’Umbria, che emergono dal rapporto Osservasalute 2015, frutto del lavoro di decine di ricercatori, distribuiti su tutto il territorio nazionale, che collaborano con l’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane.

OSSERVASALUTE 2015 – LA SITUAZIONE DELL’UMBRIA

Boom antidepressivi In Umbria, nel 2014, il consumo di farmaci antidepressivi è pari a 49,4 (dose definita giornaliera) per 1.000 abitanti al giorno, contro il 39,3 nazionale. Negli ultimi dieci anni – con un’evidente accelerazione dal 2011 in poi – l’utilizzo è cresciuto dell’81,9% (+50% in Italia). Cresce anche il consumo dei farmaci in genere: +60,1% fra il 2001 e il 2014, contro un +52,4% in Italia.

Obesi e fumatori Nel 2014 la quota di fumatori umbri dai 14 anni in su è pari al 21,2% (valore nazionale 19,5%). Di contro l’analisi del trend (2007-2014) ha fatto emergere una diminuzione pari al 6,2%, meno marcata di quella registrata a livello nazionale (-11,8%). I maggiorenni in sovrappeso sono il 35% della popolazione e il dato è in calo (-3,6%) rispetto a quello emerso in Italia fra il 2005 e il 2014 (+4,3%). Più preoccupante la situazione relativa all’obesità, problema che riguarda l’11,7% della popolazione umbra (valore nazionale 10,2%): negli ultimi dieci anni il dato regionale è cresciuto del 56% mentre quello italiano ‘solo’ del 3%. In Umbria, infine, la percentuale di coloro che dichiarano di non praticare sport è pari al 41,1% (valore nazionale 39,9%).

Mortalità Nel 2015 la speranza di vita alla nascita, in Umbria, è pari a 80,6 anni per gli uomini e 85,3 anni per le donne (valore nazionale: uomini 80,1 e donne 84,7). Evidente è il vantaggio femminile in termini di sopravvivenza, ma il divario continua a ridursi pur risultando ancora consistente a favore delle donne. Trend in aumento fra il 2002 e il 2015 – uomini +2,4 anni e donne +1,6 – anche se nell’ultimo anno preso in esame, a fronte di numeri ancora parziali, è emersa una diminuzione per entrambi i generi. I dati di mortalità, riferiti al 2012, risultano pari a 102,1 per 10 mila uomini e 62,8 per 10 mila donne (valore nazionale: uomini 105,4 e donne 67,5).

Rifiuti e sanità In Umbria la percentuale dei rifiuti solidi urbani raccolti in modo differenziato è pari al 48,9% (valore nazionale 45,2%). Nell’arco temporale 2006-2014 si osserva un importante trend in aumento (+99,6%), superiore a quello nazionale (+75,2%). Il valore dell’indicatore relativo alla spesa sanitaria pubblica pro capite, nel 2014, è pari a 1.850 euro (valore nazionale 1.817). Fra il 2006 e il 2014 in Umbria si è registrato un aumento pari allo 0,7% mentre, nello stesso periodo, in Italia la spesa sanitaria pubblica è diminuita del 2,3%.

Boom vaccini Nella stagione 2014-2015 la copertura vaccinale anti influenzale nella popolazione ultra 65enne è stata del 61,8%, ovvero la percentuale più elevata in Italia (48,6%). Fra il 2000 e il 2015 l’Umbria ha fatto registrare un aumento del 35,8%, contro il +19,4 italiano. La percentuale di anziani trattati in assistenza domiciliare integrata è, nel 2013, pari all’82,4% (valore nazionale 83,5%) con un lieve decremento negli ultimi anni.

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