Umbria, Buona scuola: «Novità importanti»

Via libera delle Regioni ai Decreti attuativi. L’assessore Bartolini: «Ottenute importanti modifiche che rafforzano l’istruzione e formazione professionale»

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Via libera in ‘Conferenza unificata’ (Stato, Regioni ed Enti locali) ai decreti legislativi attuativi della legge sulla ‘Buona scuola’. Alla riunione, per la Regione Umbria, ha partecipato l’assessore all’istruzione Antonio Bartolini, che si è detto «molto soddisfatto perché, grazie ad un lavoro costante e proficuo di confronto fra le Regioni, gli Enti locali e il Ministero dell’istruzione, trovano attuazione le norme relative alla revisione dei percorsi dell’istruzione professionale di competenza statale e il raccordo con i percorsi dell’IeFP – istruzione e formazione professionale – di competenza regionale; sul sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a 6 anni, sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e sull’effettività del diritto allo studio. Un quadro da cui emerge un rafforzamento dell’istruzione e formazione professionale e, soprattutto, un rafforzamento degli istituti professionali».

Richieste accolte Nel decreto, diverse richieste delle Regioni sono state sostanzialmente accolte dal Ministero nell’ottica di valorizzare le attività di istruzione e formazione assicurate dalle Regioni stesse. In particolare la possibilità di svolgere anche nelle istituzioni scolastiche in via sussidiaria il quarto anno dei percorsi IeFP per il conseguimento del diploma professionale. Il Ministero del lavoro contemporaneamente si è impegnato a destinare annualmente 25 milioni di euro aggiuntivi alle attività di formazione duale rivolte all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.

Le risorse «Abbiamo ottenuto inoltre – ha affermato l’assessore Bartolini – importanti cambiamenti anche sul decreto che delinea un sistema integrato tra la scuola dell’infanzia e i nidi, superando per questi ultimi il regime di domanda individuale». Da parte delle Regioni è stato espresso un giudizio positivo «anche sul provvedimento relativo all’inclusione scolastica degli studenti disabili per il quale abbiamo chiesto al Governo un’adeguata copertura finanziaria, così come maggiori risorse abbiamo richiesto per il finanziamento del ciclo scolastico che va da zero a sei anni». Bartolini ha concluso sottolineando che «infine sono da segnalare i passi in avanti che si sono fatti per migliorare il testo sul diritto allo studio, rispetto al quale c’è però l’esigenza di prevedere maggiori risorse a garanzia dell’efficacia degli interventi previsti nel provvedimento».

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