Umbria, Consulta dei giovani: passi in avanti

La giunta ha approvato i criteri e le modalità di funzionamento. Barberini: «Valorizzare il protagonismo delle nuove generazioni»

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La giunta regionale ha approvato i criteri e le modalità di funzuonamento della Consulta regionale dei giovani, oltre alle modalità di costituzione del tavolo di coordinamento delle politiche giovanili. Nuovo step dunque verso l’attivazione: «I giovani rappresentano – le parole dell’assessore regionale Luca Barberini – una risorsa fondamentale per la crescita e l’evoluzione culturale e sociale della nostra comunità. La Regione Umbria, dopo l’approvazione lo scorso febbraio della legge regionale in materia di politiche giovanili, continua con impegno a lavorare per valorizzare il protagonismo delle nuove generazioni».

Il ruolo Un processo partito con l’approvazione della legge regionale di febbraio sulle politiche giovanili: «Il ruolo dei giovani – aggiunge Barberini – è da valorizzare nel presente, in quanto rappresentano il vero capitale e la forza autentica della nostra comunità. Le giovani generazioni sono una risorsa essenziale per la crescita della comunità, ma la tendenza è di parlarne sempre al futuro. Ma se è vero che i giovani sono il nostro futuro, credo sia altrettanto importante dare loro l’opportunità di essere ascoltati e valorizzati nel presente. Sia il tavolo, che la consulta permettono di garantire quel percorso di condivisione e partecipazione che ha caratterizzato l’iter di approvazione della legge e che ha previsto appuntamenti gestiti dai giovani stessi adottando metodologie e tecniche di confronto innovative, con un coinvolgimento del Forum regionale dei giovani dell’Umbria e dell’associazione studentesca ‘Altrascuola – Rete Degli Studenti Medi Umbria’, che ha fornito suggerimenti in materia di diritto allo studio». La Consulta regionale dei giovani ha come finalità quella di favorire il raccordo tra le rappresentanze giovanili e gli organi istituzionali.

A partecipare al tavolo di coordinamento, oltre all’assessore regionale competente, dodici assessori individuati dal consiglio delle autonomie locale. Mentre, per trattare gli argomenti all’ordine del giorno, potranno essere invitati altri soggetti ed esperti. Al centro del dibattito la condizione dei giovani nel territorio regionale, individuandone le esigenze; si raccoglieranno inoltre informazioni sul bullismo e cyberbullismo e sulle iniziative di prevenzione e contrasto dei fenomeni da mettere in campo, oltre ad elaborare proposte e formula osservazioni per il benessere dei giovani.

La consulta sarà composta da un massimo di 35 membri che saranno nominati secondo criteri definiti dalla giunta regionale e che garantiscono parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina. La Regione ha stabilito che dovrà essere garantita la presenza di rappresentanti degli oratori, delle associazioni giovanili, degli studenti universitari, degli studenti delle scuole secondarie superiori, dei movimenti giovanili dei partiti politici, dei giovani amministratori comunali, dei giovani imprenditori e professionisti. «Ai fini della costituzione – ha concluso Barberini – della consulta, la Regione attiverà la procedura di evidenza pubblica per rilevare le manifestazioni d’interesse a far parte dell’organismo, in modo da poter nominare in tempi brevi i rappresentanti che ne faranno parte».

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