Umbria e terremoto: riapre la ‘Valnerina’

Sopralluogo del ministro Delrio e Anas lungo le strade del sisma. La statale 209 fruibile dal 1° febbraio. ‘Visita’ anche alla Tre Valli

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Riaprirà giovedì 1° febbraio la strada statale 209 Valnerina che collega l’Umbria e le Marche, tra i comuni di Visso e Preci. La notizia è arrivata durante il sopralluogo tecnico svolto mercoledì mattina nei cantieri stradali Anas compresi nel ‘cratere’ dei terremoti del centro Italia. Presenti il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani

Valnerina I lavori necessari alla riapertura della strada ‘ex s.s. 209 Valnerina’ hanno avuto inizio lo scorso agosto, dopo una complessa fase di indagini geologiche e di progettazione. Un’ampia parte del versante roccioso, per effetto delle scosse sismiche, era infatti crollata travolgendo sia la strada che il corso del fiume Nera con 60 mila metri cubi di materiale che avevano occupato un’area di 18 mila metri quadrati e con accumuli fino a 15 metri di spessore. Inoltre 4,5 km limitrofi di strada sono stati interessati da una diffusa caduta massi, con pezzature anche di oltre un metro cubo di grandezza.

Nei cantieri stradali Ad accompagnare il ministro Delrio, Borrelli ed Armani nel sopralluogo, c’erano anche gli amministratori locali: i presidenti delle regioni Marche e Lazio, Luca Ceriscioli e Nicola Zingaretti, l’assessore alle infrastrutture della Regione Umbria, Giuseppe Chianella, i presidenti delle province di Ascoli Piceno, Perugia e Macerata nonché il commissario straordinario di Ussita. Mauro Passerotti. e i sindaci di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Norcia e di Arquata del Tronto.

Anas «Per il ripristino della viabilità colpita dal sisma – ha affermato l’amministratore delegato di Anas, Armani – abbiamo investito fin da subito il massimo delle nostre forze, sia nella fase di emergenza che nella fase di ricostruzione, con l’obiettivo di restituire a questo territorio infrastrutture fondamentali per il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile, nonostante i danni gravi e diffusi causati dal terremoto. Nell’area del sisma – ha aggiunto – Anas ad oggi ha in corso lavori di ripristino per oltre 122 milioni di euro e lavori in fase di affidamento per ulteriori 168 milioni di euro, mentre proseguono le attività i progettazione e approvazione dei restanti interventi previsti dal programma di ripristino della viabilità (primo e secondo stralcio) che conta complessivamente 501 interventi interamente finanziati per 474 milioni di euro».

‘Tre valli Umbre’ Proseguono intanto anche i lavori anche sulla strada statale 685 ‘delle Tre Valli Umbre’ per la riapertura del tratto tra Norcia e Arquata del Tronto (innesto SS4 Via Salaria). Qui il terremoto del 30 ottobre 2016 ha gravemente lesionato 10 gallerie e 8 viadotti, oltre a causare l’instabilità dei versanti con conseguente caduta massi diffusa lungo il tracciato. I lavori per il ripristino strutturale delle opere e per la messa in sicurezza dei versanti, attualmente in corso, hanno richiesto un investimento di 95 milioni di euro. Gli interventi sul tratto umbro, che comprende la galleria ‘San Benedetto’ – riferisce Anas – sono in via di ultimazione. Sul lato marchigiano nei prossimi giorni sarà riaperto un primo tratto dall’innesto della SS4 Salaria allo svincolo di Pescara del Tronto, che comprende la galleria ‘Vezzano’, mentre proseguono i lavori sulle altre opere. A partire dalla fine di febbraio saranno gradualmente possibili aperture parziali e temporanee dell’itinerario, in modalità provvisorie e sotto monitoraggio, utilizzando anche la viabilità secondaria adiacente per consentire un primo livello di percorribilità provvisorio tra Norcia, la via Salaria e la provincia di Ascoli Piceno. L’ultimazione di tutti gli interventi è prevista entro la fine dell’anno.

Alemanno e Delrio

«Bella notizia» «La notizia che il traforo San Benedetto, galleria di Forca Canapine, aprirà a febbraio 2018, in tempo per la 55° edizione di Nero Norciava – afferma il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – va accolta con un applauso. Questa è una via di accesso che da sempre ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo economico del nostro territorio. Riaprire un passaggio verso la via Salaria è molto importante per la nostra gente. Questo è un momento atteso dalla nostra comunità, sin dal 30 ottobre 2016 che adesso per noi è alle spalle. Sono sicuro che questa notizia sarà una grande iniezione di energia, un grande impulso per le nostre aziende ed una testimonianza ulteriore che ce la possiamo fare».

Castelluccio Per quanto riguarda l’accessibilità a Castelluccio di Norcia – spiegano da Anas – sul lato umbro Norcia-Castelluccio gli interventi sono in corso da parte della Provincia di Perugia e la riapertura è prevista entro marzo. Sul lato marchigiano Arquata del Tronto – Forca di Presta – Castelluccio (SP89-SP34-SP477) il transito verso l’abitato di Castelluccio è attualmente consentito in modalità provvisoria ai veicoli autorizzati, grazie agli interventi di primo ripristino ultimati; i lavori per il definitivo completamento saranno appaltati nelle prossime settimane. Infine, la direttrice Visso – Castelsantangelo – Castelluccio (SP134-SP136), attualmente transitabile solo da veicoli autorizzati, ha subito danni al corpo stradale ed è esposta ad elevato rischio di caduta massi e frana, richiedendo lavori di ripristino e messa in sicurezza dei versanti per complessivi 45 milioni di euro. Dopo le complesse attività di rilievi geologici e progettazione, gli interventi sul tratto Visso – Castelsantangelo sono stati appaltati e saranno avviati nei prossimi giorni. Gli interventi nel tratto Castelsantangelo – Castelluccio, molto più colpito dagli eventi sismici, sono in corso di affidamento e si prevede di avviare entro febbraio i lavori, che saranno completati in 12 mesi: è prevista una fase intermedia, dopo circa 60 giorni, in cui consentire la percorribilità dell’itinerario con limitazioni ed in fasce orarie.

Castelluccio Certezze sullo stato dei lavori per il ripristino della viabilità le aveva già chieste, nei giorni scorsi, la Comunità di Castelluccio di Norcia con una lettera a tutti i giornali. Parlando di una ‘comunità allo stremo’, la comunità dei castellucciani aveva cercato di far luce sulle condizioni, definite ‘stremanti’, dell’economia locale dal momento che a un anno e mezzo dal sisma «servono risposte e date certe sullo stato dei lavori per la viabilità, presupposto indispensabile per accedere al territorio di Castelluccio».

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