‘Umbriatourism 3.0’: «C’è un nuovo portale»

Il vicepresidente della Regione Paparelli: «Al via la nuova promo-commercializzazione turistica online. Fondamentale fare squadra»

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Il portale ‘Umbriatourism 3.0’, presentato giovedì mattina nella sede della Scuola umbra di pubblica amministrazione di Villa Umbra a Perugia, dal vicepresidente della Regione Umbria con delega al turismo, Fabio Paparelli, propone di promuovere e commercializzare l’offerta turistica umbra a partire da tre ambiti caratterizzanti la regione: il paesaggio, la cultura-eventi, la spiritualità. «Esplorati e sviluppati attraverso una sorta di proposte-mosaico che evidenziano in maniera dinamica varie proposte riferibili a un turismo sempre più emozionale».

1Fare squadra «Oggi stiamo per compiere il primo passo importante verso una nuova strategia di promozione della nostra regione», ha detto il vicepresidente Paparelli. «Sarà fondamentale fare squadra, anche perché l’immagine dell’Umbria è l’immagine di tutti a partire dai Comuni. E proprio per questa ragione, abbiamo lavorato con un timing stretto per modificare quello che riteniamo rappresenti lo strumento cardine della nostra attività di promozione. Il portale appunto, il cui nuovo concept risponde a un’esigenza di maggiore semplicità ed efficacia, con una nuova home e una diversa articolazione dei contenuti, ma soprattutto un sistema di promo-commercializzazione a disposizione degli operatori del settore».

Vetrina per il turismo Il vicepresidente ha quindi precisato che «il rafforzamento del portale era auspicato da molti e speriamo possa diventare la vetrina di offerta turistica regionale più completa e esaustiva sul mercato, non appena sarà conclusa la fase di censimento e inserimento delle strutture, o quantomeno una prima parte consistente. A tal fine, a partire dai prossimi giorni, sono stati programmati degli incontri su tutti i territori per facilitare questo processo».

11L’estero «La stampa internazionale dedica all’Umbria un’ampia visibilità con articoli che celebrano le ricchezze naturali, artistiche, culturali ed enogastronomiche. Agli occhi dei corrispondenti esteri le località più apprezzate sono i borghi non battuti dal turismo di massa dove il turista può ritrovare il fascino della tradizione locale e l’inconfondibile gusto dei prodotti tipici». Se inizialmente «erano le testate europee e americane a dedicare ampia visibilità al cuore verde dell’Italia, negli ultimi anni si è registrato un crescente interessamento da parte di nazioni emergenti come la Cina, la Russia, l’India, il Medio Oriente, l’Argentina e l’Australia».

I settori Fabio Paparelli sottolinea come dall’attività di analisi della stampa, nei primi due mesi del 2016, sia stato possibile «individuare i settori di maggiore appeal, potendo così elaborare grafici relativi alle aree più quotate che evidenziano 7 settori maggiormente commentati, con turismo ed enogastronomia prima di tutto, seguiti a breve distanza dal patrimonio artistico-culturale della regione. Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio regionale sul turismo, abbiamo assistito a un dicembre da record con un +13% rispetto all’anno scorso. Il dato di gennaio è allo stesso modo molto buono, anche nelle settimane fuori dal periodo delle feste, con un +10 sugli arrivi e addirittura un +15,4 sulle presenze».

Pubblico e privato Il direttore di Sviluppumbria, Mauro Agostini, ha evidenziato come per la buona riuscita in materia di promozione turistica sia fondamentale «il rapporto e la stretta sinergia tra il pubblico e il privato. Lo scorso anno è stato presentato il nuovo portale turistico, ora si aggiunge il nuovo tassello della promo-commercializzazione che rappresenta un passo importante arrivato dopo un periodo in cui la Regione ha messo a punto le politiche in materia di turismo con occhio attento anche all’internazionalizzazione delle imprese».

La piattaforma di ‘Umbriatourism’ La dirigente del servizio turismo e promozione integrata della Regione, Antonella Tiranti, ha messo in risalto che «il rafforzamento del portale turistico dell’Umbria ha avuto origine proprio dall’esigenza della Regione e degli operatori di migliorare la vetrina dell’offerta con una migliore organizzazione, in modo da favorire il passaggio dalla domanda all’acquisto senza trascurare la rilevazione dei dati sul turismo stesso». La piattaforma di ‘Umbriatourism’ proposta «è una sorta di puzzle a cui si potranno aggiungere pezzi, a partire dall’implementazione del sistema dell’informazione e accoglienza turistica, anche con un sistema di ‘App’ per servizi informativi, ad esempio la segnaletica. I vari soggetti turistici, come le agenzie, dovranno svolgere la funzione di acquisire e aggiungere informazioni elaborando una banca dati a disposizione del turista umbro». Non un sistema improvvisato quindi, «ma un’organizzazione strutturata con uno spazio per l’offerta commerciale che mette a sistema Regione e imprese e offre un punto in più sul fronte dell’offerta».

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