Uniti per Terni: «Pronti a crescere»

Il gruppo consiliare lavora a nuovi ingressi e ribadisce: «Né con la maggioranza né con l’opposizione»

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Lo aveva annunciato a novembre, nel giorno della presentazione ufficiale del nuovo gruppo consiliare – «non staremo né con la maggioranza né con la minoranza» -, un’intenzione confermata in consiglio con le ripetute astensioni, l’ultima quella sulla revisione delle partecipate. Ora, a poco più di ‘un mese e mezzo dall’inizio della propria attività, ‘Uniti per Terni’ ribadisce il concetto e, dopo l’entrata in corsa della consigliera Anna Maria Leonelli, si dice pronto ad accogliere al suo interno nuovi ingressi.

Orizzonte 2020

Lunedì mattina la capoguppo Paola Pincardini ha tenuto una conferenza stampa a palazzo Spada insieme agli altri tre consiglieri del gruppo – Valdimiro Orsini, Emanuele Fiorini e la stessa Leonelli – per fare il punto su quanto fatto finora e tracciare gli obiettivi futuri. «Primo tra tutti – ha detto la Pincardini – quello di far crescere il gruppo nel 2020, abbiamo lavorato e stiamo lavorando per questo. Come annunciato ci siamo posti in una posizione aperta alle proposte, senza rientrare né nella maggioranza né nella minoranza, ma cercando piuttosto di spronare l’attività politica guardando in prospettiva. Abbiamo anche lavorato in città, tra la società, per aggregare varie rappresentanze e creare un supporto a nostra attività politica. Siamo quattro persone differenti, ma unite dallo stesso progetto».

Industria al primo posto

I singoli consiglieri hanno poi sviscerato i temi ritenuti centrali nel proseguo dell’attività amministrativa. «Con il consigliere Orsini abbiamo incontrato il sindaco Latini – ha detto ancora Pincardini – allarmati dalla proroga della cassa integrazione all’Ast, chiedendogli di intervenire nei confronti della Regione e del Governo centrale». «Siamo fortemente preoccupati della situazione economica della nostra città – ha aggiunto Orsini -, la grande tradizione industriale della nostra città negli ultimi anni è sempre più messa in discussione, il rischio è quello di un forte ridimensionamento. Il problema è che non vediamo un’idea di visione della città che possa guardare al futuro. Inoltre Terni ha bisogno di recuperare il gap infrastrutturale importante, anche per permetterle di diventare città dei servizi e del commercio».

Inceneritore da delocalizzare e l’attacco alla Lega

Ambiente e salute sono invece le questioni su cui si è concentrata la Leonelli. «Ast, inceneritore e polo chimico – ha detto – provocano un inquinamento spaventoso, di acqua, aria e suolo. Chiediamo che vengano promesse tutte le soluzioni che portino alla bonifica del territorio, nel quale c’è un aumento considerevole di malattie neoplastiche e dell’apparato respiratorio. Serve un controllo serrato delle emissioni e si potrebbe valutare la delocalizzazione dell’inceneritore in un posto da concordare che non rientri nella conca ternana». Aumento di personale e strumentazioni all’ospedale Santa Maria un altro tema sollevato dalla Leonelli. All’attacco del suo ex-ex partito invece Fiorini (che, prima di approdare a ‘Uniti per Terni’, dalla Lega era transitato a FdI). «C’è una metamorfosi all’interno della Lega – ha detto – iniziata con l’arrivo del commissario (la Saltamartini, ndr) e rafforzato con la nomina in Regione di una persona della Lombardia (il riferimento è all’assessore Luca Coletto, in realtà del Veneto, ndr). Siamo diventati forse una colonia lombarda o romana?».

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