Università di Perugia: «Chiarezza sui corsi»

Il Centro linguistico è paralizzato, mentre sono a rischio borse di studio e sessioni di laurea. Gli studenti si mobilitano e i docenti si schierano con loro

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A rischio ci sono le borse di studio, le sessioni di laurea e anche la partenza per l’Erasmus. Così gli studenti hanno deciso di mobilitarsi per monitorare quanto sta accadendo al Centro linguistico d’ateneo dopo le dimissioni, irrevocabili, dell’ex direttore Luigi Russi e di tutto il consiglio.

L'assemblea degli studenti

L’assemblea degli studenti

L’assemblea, organizzata da Sinistra universitaria-Udu, ha riunito giovedì sera tantissimi studenti al dipartimento di Lettere, dove si sono confrontati con i rappresentanti sulla situazione grave e critica in cui versa il Cla, il centro in cui gli iscritti a tutte le facoltà seguono corsi di lingua, fanno esami propedeutici e hanno o, forse, avevano, la possibilità di parlare e approfondire la conoscenza di una lingua straniera direttamente con docenti madrelingua.

Servizi negati «Negli ultimi tempi, infatti, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno accademico, moltissimi studenti regolarmente iscritti stanno vedendosi negato il pieno accesso ai servizi del Centro, a causa di un’evidente carenza di personale docente, tecnico e amministrativo, e del mancato rinnovo dello stesso in seguito alle scadenze dei contratti a tempo determinato». Una situazione, come spiegato dal Professor Tosti, Direttore del Dipartimento di Lettere intervenuto all’assemblea studentesca, complicata e non imputabile direttamente alle amministrazioni di CLA e Università di Perugia.

Istituzione paralizzata Il quadro che emerge dalle informazioni disponibili è di estrema gravità: le dimissioni del direttore del Centro, il professor Russi, prima e dell’intero Consiglio poi, gettano una struttura indispensabile per l’Università degli Studi di Perugia nell’impossibilità di garantire ai suoi studenti i servizi per cui questi ultimi hanno versato il contributo annuale nella rata d’iscrizione proprio in questi giorni. L’assenza di una ‘dirigenza’ ora, fa sì che non possano neanche essere indetti nuovi bandi per reclutare nuovi docenti, qualora anche ci siano fondi per farlo. «Non pensiamo di avere la soluzione ai problemi che stanno sorgendo in questi giorni – ha detto Marisa Da Silva Mourinha, docente di portoghese a Perugia da cinque anni – ma siamo decisi a pretendere chiarimenti in merito, sui corsi di italiano che non saranno più attivi a dicembre, quelli di portoghese che spariranno fra una settimana, sulla mancanza di personale che in maniera inevitabile incide negativamente sulle funzioni da svolgere».

Gli studenti E intanto il Rettore Moriconi si è visto arrivare dai tanti precari, sia docenti che tecnici, una lettera espositiva in cui, nero su bianco, si spiega come stanno le cose al Cla. «Crediamo nell’azione e nella legittimità degli studenti per chiedere chiarezza insieme a noi», ha concluso Da Silva Mourinha. Compatti e uniti anche gli studenti che, per bocca di Costanza Spera, coordinatrice Udu, hanno affermato la volontà di andare a fondo sulla questione. «Vogliamo spiegazioni su come si è arrivati a questo punto e vogliamo conoscere il piano dell’Ateneo per risolvere immediatamente i disservizi che ad ora sono un ostacolo per un normale utilizzo del Centro». Ci sono studenti Erasmus in entrata e uscita che non sanno se e come otterranno le certificazioni necessarie per partire, corsi obbligatori per alcuni piani di studio in chiusura, classi insufficienti a soddisfare la richiesta degli studenti, rischio di blocco delle carriere accademiche. «Ci impegneremo affinché non siano gli studenti dell’Ateneo a dover pagare i problemi di varia natura che hanno investito il Centro. Chiediamo chiarezza e impegno perché la questione va risolta con estrema celerità».

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