Università Pegaso: «Terni primo passo»

Non è facile capire quando palazzo Catucci a Collescipoli ne diventerà sede, ma il rettore Alessandro Bianchi assicura: «Sarà un segnale, vogliamo radicarci anche in Umbria»

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di Fra.Tor. e P.C.

Provare a chiedere informazioni al referente ternano è un po’ complicato, perché «non si può telefonicamente, ma è meglio prendere un appuntamento», ci viene spiegato. Ciò che è certo, al momento, è che sul sito internet dell’Università telematica Pegaso, tra le sedi d’esame, compare già Collescipoli di Terni, più difficile, invece, capire i tempi di attivazione del progetto: «Brevi» assicurano, però, dall’ufficio stampa dell’Università.

Il borgo di Collescipoli

L’Università telematica Pegaso La metodologia didattica dell’Università telematica Pegaso prevede l’utilizzo di percorsi didattici costituiti da learning objects (unità di contenuto didattico), in cui convergono molteplici strumenti, materiali e servizi, che agiscono in modo sinergico sul percorso di formazione ed apprendimento dello studente. Lo studente dispone del testo scritto della lezione, con riferimenti bibliografici e note; delle diapositive (arricchite da testi, tabelle, immagini, grafici) commentate in audio dal docente; dei filmati delle lezioni; delle esercitazioni di autovalutazione per la verifica dello stato di apprendimento. Ogni studente partecipa alle attività della propria classe virtuale, coordinata da tutor esperti dei contenuti e formati agli aspetti tecnico-comunicativi della didattica on line, e viene seguito dal titolare della disciplina che è responsabile della didattica. L’attività di guida/consulenza è svolta attraverso la creazione di spazi virtuali interattivi (forum, web conference, sessioni live) o, in caso di richieste di chiarimenti personalizzati, via e-mail. La verifica di profitto finale si svolge in presenza presso la sede Universitaria ed è affidata alla Commissione nominata dal Rettore e presieduta dal docente titolare della disciplina. Nell’ambito di ogni corso, gli studenti sono sottoposti, per ciascuna disciplina, a una prova in itinere, obbligatoria ma non determinante per l’ammissione all’esame finale, allo scopo di monitorare costantemente l’apprendimento.

L’INTERVISTA AL RETTORE ALESSANDRO BIANCHI – IL VIDEO

Collescipoli

I corsi L’Università offre 10 corsi di laurea (Laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza, laurea triennale in ingegneria civile, laurea triennale in scienze turistiche, laurea triennale in economia aziendale, laurea triennale in scienze motorie, laurea triennale in scienze dell’educazione e della formazione, laurea magistrale biennale in scienze pedagogiche, laurea magistrale biennale in management dello sport e delle attività motorie, laurea magistrale biennale in scienze economiche, laurea magistrale biennale in ingegneria della sicurezza); 137 master di primo e secondo livello; perfezionamenti; alta formazione; esami singoli e certificazioni. Il costo della retta è di 3 mila euro. Per gli studenti diversamente abili e per quelli iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l’Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche. Il pagamento può essere suddiviso in due rate da 1.500 euro, di cui la prima all’atto dell’immatricolazione (o dell’iscrizione in caso di trasferimento) e la seconda entro il 31 marzo. Il pagamento può essere effettuato on line.

Le sedi L’Università telematica, attraverso accordi sussidiari con le più importanti e strategiche città italiane, sviluppa progetti di settore al fine di operare attraverso una pianificazione integrata dell’attività sui i temi della cultura, formazione ed innovazione per raggiungere l’obiettivo fondamentale della coesione economica e sociale di un ambito nazionale. Attraverso la collocazione delle sedi universitarie punta a diversificare e integrare la tradizionale attività formativa presente nelle singole realtà regionali e locali. Con gli accordi sussidiari l’Università si vuole porre come canale d’incontro con le aziende e veicolo d’innovazione del sistema produttivo, sostenendo la formazione e lo sviluppo di specifiche professionalità che possano soddisfare le esigenze di sistema socio-economico e favorire l’occupabilità dei destinatari. Gli obiettivi sono la valorizzazione dei talenti, la diffusione dell’innovazione e dello sviluppo nei territori, il rafforzamento del dialogo attraverso la ricerca e il sistema delle imprese e delle associazioni culturali e il supporto per reperire sul mercato regionale le risorse umane.

I docenti Sono 543 i poli didattici in tutta Italia. Tra i docenti spiccano i nomi dell’attore e regista Michele Placido, del regista Pupi Avanti, del critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi, del giornalista Bruno Vespa, del direttore del tg4 Mario Giordano, del doppiatore Luca Ward, della giornalista Sarah Varetto, del giornalista Antonio Satta, dell’attrice Giuliana De Sio e del giornalista Alessandro Cecchi Paone. 

Il rettore Alessandro Bianchi

Collescipoli Il progetto può essere sviluppato attraverso una costituzione di una partnership tra il Comune di Terni, l’Università telematica Pegaso e la rete delle associazioni locali e degli organismi di categoria. Per poter sviluppare il progetto l’Università Pegaso ha individuato palazzo Catucci a Collescipoli, un edificio di pregio architettonico, chiuso da anni, che è dotato di tutte le caratteristiche indispensabile per essere reso funzionali per le finalità didattiche. «L’Università Pegaso arriverà anche a Terni perché sta portando avanti una politica di diffusione sul territorio nazionale», ha spiegato il rettore Alessandro Bianchi. «Questo può sembrare contraddittorio per un’università telematica che in fondo non ha bisogno di essere sul posto. Noi, però, vogliamo proprio associare questo: una formazione fatta per via telematica con una presenza capillare sul territorio». La presenza a Collescipoli, sottolinea il rettore, «sarà un segnale, vogliamo radicarci anche in Umbria e conto di essere presente all’inaugurazione. Non vogliamo venire per pestare piedi o occupare spazi all’Università statale di Perugia, ma veniamo per dare un contributo che si rivolge ad un’utenza particolare, diversa da quella delle università statali, e credo sia doverosa una collaborazione».

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