Università: «Ricchi, ma a nostra insaputa»

Gli studenti, a Perugia come a Terni, sono preoccupati per il nuovo sistema di calcolo del reddito per accedere ai servizi

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di L.P.

Più tasse e meno borse di studio. Si profila un anno accademico difficile per i tanti studenti, piu di 23 mila, che in Umbria devono presentare la dichiarazione Isee per accedere ai servizi garantiti dall’Agenzia per il diritto allo studio.

Gli studenti

Gli studenti

L’Udu Se ne è parlato mercoledì pomeriggio nel corso di un’assemblea organizzata dall’Unione degli studenti nell’aula magna della facoltà di Lettere a Perugia. «Con questo nuovo metodo di calcolo dell’Isee – spiega Dario Sattarinia dell’Udu – si rischia di compromettere in maniera seria il diritto allo studio sancito dalla Costituzione, per il grave impatto che questo ha sulla tassazione e sull’assegnazione delle borse di studio».

Il calcolo Di fatto più della metà delle famiglie italiane si troverà ad avanzare nelle fasce di reddito più alte, nonostante la situazione economica sia la stessa dello scorso anno. «Con un semplice trucco – spiega ancora Dario – le famiglie si ritrovano ricche a loro insaputa. La componente più importante dell’Isee è infatti costituita dall’Ispe, l’indicatore che riguarda il patrimonio immobiliare e a cui quest’anno viene dato un peso maggiore in termini di percentuali. Per cui, pur rimanendo invariata la ricchezza di una famiglia, da quest’anno si pagherà di più in un paese, come l’Italia dove già le tasse universitarie sono le più alte d’Europa».

L'assemblea

L’assemblea

Un salasso Un aumento che il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha già stimato del 10 per cento e che potrebbe riguardare una famiglia su due. È questo il caso di Mattia, 21 anni, iscritto al terzo anno di Medicina e Chirurgia. Media del 28 e in corso con tutti gli esami, Mattia quest’anno non rientra tra gli idonei in graduatoria per la borsa di studio. «Vivo da solo con mia mamma, abbiamo una sola casa e un unico stipendio. Per colpa di questo Ispe non potrò prendere la borsa di studio. Più che studiare ed essere in corso con gli esami cosa dovrei fare?».

Il Rettore Soluzioni in tempi rapidi non se ne vedono. Intanto le associazioni universitarie stanno cercando di coinvolgere l’Ente regionale per il diritto allo studio oltre che la Regione stessa e l’Università, per cercaredi fornire qualche risposta utile a chi, ancora oggi, non sa se avrà o meno diritto all’esenzione. «Abbiamo incontrato ieri il Magnifico Rettore – spiega Andrea Marconi, rappresentante degli studenti dell’Udu – che ci ha mostrato la più ampia disponibilità prorogando al 31 ottobre la data di scadenza per l’immatricolazione. Inoltre stiamo cercando di ipotizzare una rimodulazione della tassazione a partire dal prossimo anno per ridurre quanto più possibile le differenze e permettere a tutte le famiglie di sostenere i costi relativi all’ultimo grado degli studi. Inoltre il Rettore si è impegnato per l’istituzione, in tempi brevissimi, di un tavolo tecnico con le rappresentanze studentesche e tutti gli uffici competenti per individuare quanto prima tutti gli strumenti correttivi più sensati per l’attuale anno accademico».

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