Un’ora in ascensore: «Non accada più»

Narni: brutto Santo Stefano per una donna in ospedale. «Semplicemente assurdo, personale e utenti meritano altro»

Condividi questo articolo su

Una premessa: «Il personale medico, paramedico e infermieristico dell’ospedale di Narni è semplicemente straordinario. Non solo per quanto dimostrato in questo caso, ma parlo per esperienza diretta, personale e relativamente alle cure prestate a mia madre, operata alla vigilia di Natale. Detto ciò, credo che certe cose in una struttura pubblica non debbano più accadere. Anche perché, fra l’altro, finiscono per screditarne l’immagine. E non è giusto».

Brutto Santo Stefano

A raccontare la disavventura vissuta sulla propria pelle la mattina di Santo Stefano, all’ospedale di Narni, è una donna di mezza età che aveva raggiunto il nosocomio, appunto, per andare a trovare la madre convalescente: «Ho preso l’ascensore pubblico per salire ai piani superiori, la porta si è chiusa dietro di me e si è riaperta solo un’ora dopo». In pratica ascensore bloccato, con la donna costretta a stare lì – «non mi sono nemmeno potuta sedere perché sarà un metro quadrato in tutto» – fino a quando, dopo tutto quel tempo, qualcuno non ha recuperato una piccola brugola con cui è stato possibile aprire la porta e ‘liberarla’.

Amarezza

«E’ incredibile quello che è accaduto – osserva – che ci sia voluto tutto quel tempo per risolvere un problema apparentemente così banale. Io ho i miei problemi di salute e lì dentro, di certo, non mi sono sentita bene. Ma penso anche a persone gravate da situazioni ancora più complicate: se fossero capitate al posto mio, sarebbe sicuramente finita molto peggio. Alla fine, una volta uscita, e un’infermiera è stata bravissima a tenermi tranquilla per tutto quel tempo, mi sono sfogata. Perché è assurdo che un edificio pubblico costringa i propri utenti in un ascensore minuscolo per un’ora, quando poi il problema è di facile soluzione, roba che l’avrebbe saputo fare anche un bambino. Fra l’altro all’interno, sulla targhetta della manutenzione, non è indicato alcun numero di emergenza. Certe cose non devono capitare più, punto». si torna all’incipit: «Ribadisco comunque, l’ospedale di Narni è composto da professionalità straordinarie caratterizzate anche da una grande umanità. Vanno trattate meglio anche loro».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli