‘Vendeva’ la moglie: arrestato a Perugia

Nel 2013 la costringeva a prostituirsi picchiandola. L’uomo, già agli arresti domiciliari, ora è al carcere di Capanne

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Costringeva la moglie a prostituirsi e la picchiava. Un 38enne ecuadoregno nullafacente e irregolare a Perugia, gravato da numerosi precedenti di polizia, allo stato già sottoposto alla detenzione domiciliare, è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione all’ordinanza emessa dall’ufficio di sorveglianza.

Costretta a prostituirsi I fatti contestati risalgono al mese di settembre 2013 accaduti nel capoluogo umbro, quando l’uomo, dopo aver minacciato e picchiato la moglie, una connazionale di 46 anni, l’aveva costretta a prostituirsi su strada, in un’area limitrofa al percorso verde di Pian di Massiano. Quando la donna, accompagnata dal marito si è rifiutata di prostituirsi, l’uomo si era accanito su di lei, minacciandola e usandole violenza. La rabbia del marito non si è arrestata nemmeno una volta giunti a casa dove, più volte, la donna a terra in ginocchio e in lacrime aveva scongiurato il compagno nel tentativo di farlo ragionare, il tutto sotto gli occhi del figlio minore. Per diversi giorni la vittima, soggetta alle vessazioni e alle violenze, non solo psicologiche ma anche fisiche, che il marito – spesso anche sotto l’effetto dell’alcol – le aveva provocato, era stata costretta a prostituirsi, anche per evitare possibili ritorsioni.

La denuncia Finché la sera del 13 settembre 2013, la donna in lacrime sul marciapiede era riuscita a trovare il modo e il coraggio di chiamare il 112 denunciando ai carabinieri quanto le stava accadendo. Immediatamente allertato il comandante e i militari della stazione di Perugia, hanno predisposto un servizio in borghese che ha consentito, dopo alcune ore di osservazione e pedinamento, di trarre in arresto il consorte sfruttatore che si era nascosto nelle vicinanze della moglie per poterla controllare.

Difficoltà economiche A seguito dell’arresto in flagranza si sviluppavano le successive indagini, condotte dai militari della stazione di Perugia, che hanno dimostrato che il 37enne, lamentandosi con la moglie delle difficoltà economiche familiari, attraverso le continue minacce e i maltrattamenti, l’avrebbe costretta a prostituirsi, convincendola che quanto da lei guadagnato sul marciapiede era necessario per superare le esigue condizioni finanziarie.

La reclusione Grazie anche ai numerosi elementi di prova raccolti dai militari, l’Autorità Giudiziaria aveva emesso il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari nei confronti del marito sfruttatore. Nelle ultime ore i carabinieri di Perugia hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Perugia, con cui l’uomo è stato portato alla locale casa circondariale di Capanne, dove dovrà espiare la pena definitiva di un anno e sette mesi di reclusione.

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