Verso il nuvo Curi, prorogata convenzione

Era in scadenza a dicembre; ora ci sono sei mesi in più per discutere dell’accordo pluriennale che sarà condizione essenziale per avviare la ristrutturazione dello stadio del Perugia

Condividi questo articolo su

Il Comune di Perugia ha siglato insieme al presidente Massimiliano Santopadre la proroga dell’attuale convenzione per l’utilizzo dello stadio Curi da parte del Perugia Calcio, che era in scadenza il 31 dicembre prossimo.

Passo necessario per il ‘Nuovo Curi’

«In questo modo – spiega Clara Pastorelli, consigliera delegata allo sport e in predicato di entrare in giunta con medesime deleghe – si potrà consentire l’espletamento dell’iter per la stipula di una nuova convenzione pluriennale per l’utilizzo dell’impianto e al contempo consentire alla società biancorossa l’iscrizione al prossimo campionato di serie B». L’obiettivo a lungo termine, ormai lo sappiamo, è la ristrutturazione dello stadio Curi, con ampliamento, copertura e realizzazione delle torri ai quattro angoli.

INTANTO LO STADIO CAMBIA COLORE: ECCO I NUOVI SEDIOLINI

Atto dovuto, ma non solo

È stato uno dei primi atti della nuova amministrazione dopo le elezioni: la determina è del 31 maggio 2019. Al momento siamo alle formalità: è solo un atto dovuto per consentire al Perugia di poter giocare nell’impianto (il Perugia entro il 12 giugno deve presentare tutta la documentazione), ma è inevitabile che nell’incontro si sia parlato anche di altro, di molto altro. Un paio di mesi fa, un importante protocollo d’intesa con la cassa depositi e prestiti, che ha l’amministratore delegato di origini perugine, è stato un ottimo segnale per porre le basi per il finanziamento delle operazioni. 

Stima del valore del patrimonio immobiliare

Nella determina con cui si davano disposizioni per la firma della proroga semestrale, veniva sottolineato come per arrivare alla nuova convenzione sia necessario un aggiornamento della stima del valore patrimoniale dell’impianto e delle sue pertinenze. Per una convenzione pluriennale c’è bisogno di una procedura di evidenza pubblica.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli