Volley, Perugia: Sirci torna a ‘minacciare’

Niente supercoppa italiana a Perugia a causa di un concerto. Il numero uno bianconero furioso: «Pensavo fosse uno scherzo. Meglio trasferirsi altrove»

Condividi questo articolo su

Sembrava filare tutto liscio tra Gino Sirci, presidente della Sir Safety, e Perugia. Dopo le minacce di lasciare la città per andare – la questione palaEvangelisti – a giocare a Firenze, il numero uno bianconero torna all’attacco per ‘colpa’ di Emma Marrone. Sì, perché a causa di un suo concerto il palazzetto perugino non potrà ospitare la supercoppa italiana a settembre e Sirci picchia duro: «Sono giunto al limite della sopportazione. Qui non si può fare sport ad alto livello».

Gino Sirci

Gino Sirci

Furioso In un’intervista a La Gazzetta dello Sport spiega esprime tutta la sua delusione: «Sono arrabbiato come non lo sono mai stato da quando sono presidente di questa squadra e penso che questa volta siamo giunti veramente al limite della sopportazione. A questo punto non so dove si giocherà la supercoppa, ma di certo posso assicurare che non si giocherà a Perugia come tanti appassionati dell’Italia centrale ed anche quei migliaia di nostri tifosi speravano e come anche noi volevamo».

«Firenze ci offre 1 milione» Un concerto che ha spezzato il sogno di Sirci: «Il motivo è assurdo ed incomprensibile. Eravamo già a buon punto con l’organizzazione della manifestazione: abbiamo però scoperto, che per il concerto della cantante Emma previsto al palaEvangelisti per lunedì 26 settembre l’impianto sarà impegnato anche per l’intera giornata della domenica precedente per il montaggio del palco. Pensavamo fosse uno scherzo ed invece, per questo concerto è stato prenotato il palasport dal 25 al 27 settembre e in nessun modo è stato possibile trovare una soluzione alternativa che potesse prevedere di ospitare entrambi gli eventi. E allora, dico oggi che se dobbiamo fare pallavolo in un pala-concerti invece che in un palasport, è meglio che pensiamo a trasferirci altrove, anche perché Firenze continua ad aspettarci, mettendo sul piatto un milione di euro. Ormai per quest’anno abbiamo iscritto la squadra a Perugia, ma è ovvio che queste situazioni si sommano a tutte le altre e al momento opportuno prenderò le mie decisioni senza farmi più condizionare».

sir safety palaevangelistiNiente sport ad alto livello A Sirci proprio non va giù l’idea che Perugia abbia perso la chance di perdere l’evento nazionale: «Si perde un’occasione unica ed importantissima e il guaio è che chi dovrebbe accorgersene non se ne rende conto. Oggi più che mai penso che aveva ragione in pieno Claudio Sciurpa quando da presidente del Perugia Volley abbandonò la città, facendo perdere la serie A. Qui non è possibile fare sport ad alti livelli. Si ragiona purtroppo secondo canoni inspiegabili, preferendo magari introitare quelle poche migliaia di euro di affitto del palasport per una giornata in più per un concerto ed evitando di trovare un accordo, rinunciando ad uno spettacolo vero quale sarebbe stata la Supercoppa. Purtroppo, la mia grande amarezza deriva dal fatto che a Perugia abbiamo fatto tanto per costruire una squadra di valore, fidelizzando un pubblico che tutta Italia ci invidia e poi ci troviamo ad avere a che fare con situazioni – conclude impensabili in qualsiasi altra città del mondo».

Un’altra doccia gelata per la Sir Safety Perugia è arrivata dalla situazione legata ad Aleksandar Atanasijević, che sarà costretto allo stop dalle quattro alle sei settimane per un’operazione da frattura da stress. Il serbo, ha spiegato Sirci, «al 100% non lo avremo per la supercoppa e questo ci dispiace molto. Però in questo momento ciò a cui teniamo di più è la salute del ragazzo e il suo futuro sul piano della tenuta fisica sia guardando all’atleta e anche pensando alla sua vita normale, per cui ci stiamo muovendo con molta cautela. Ma ciò che ci tengo a dire è comunque il fatto che con lui i rapporti sono più che ottimi e troveremo la miglior soluzione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli