Volley, tutti stanchi di questo calendario

Tornei estivi lunghissimi, giocatori che non riposano mai, partite a ciclo continuo, tornei sempre nuovo in date assurde: giocatori, allenatori e presidenti puntano i piedi

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Certo, non è che te l’abbia detto il medico di prendere come allenatore uno che allena anche la nazionale; quindi un po’ te la sei cercata. Ma è pur vero che se Vital Heynen fosse stato a Perugia a tempo pieno si sarebbe ritrovato ad allenare 3 giocatori per un mese circa, prima di ritrovare, alla spicciolata, tutti gli altri, provenienti dai vari impegni con le rispettive nazionali. E poi non c’è da sorprendersi se si fatica da matti con Latina, si perde con Milano e in generale, si stenta ad avere una squadra per l’inizio del campionato.

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Allenatori e giocatori

Quando si perde tutto viene acuito, ma va detto che quello del calendario è un problema emerso in più di una occasione. Max Colaci è tranchant: «Ditemi voi a che serve la World Cup». Heynen più diplomatico: «Se i calendari sono questi bisogna rispettarli». Ma il malcontento è diffuso, anche se nessuno vuole farsene un alibi: «Vale per tutti». Il dato di fatto è che in pratica i giocatori non riposano più e non fanno uno straccio di preparazione. Questo comporta problemi fisici e di tenuta, oltre al corollario non trascurabile di figuracce notevoli quando si incontrano squadre già rodate per conto loro.

E nel weekend c’è la Supercoppa

A proposito di calendari pazzi: dopo aver giocato la quarta giornata prima della terza, la Sir interrompe il campionato per giocare la Supercoppa, con la formula della final four. Venerdì le due settimanali nel palazzetto di Civitanova Marche. Poi le finali. Calendario cervellotico anche per le donne: la Bartoccini gioca due volte consecutive di giovedì sera.

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