Da Amelia in Uganda per la solidarietà

L’ultima missione del team di Icad onlus per aiutare bambini e mamme grazie a delle scuole di cucito

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Integrata la scorta di medicine, consegnati strumenti medici nuovi e installati due nuovi serbatoi d’acqua. I volontari dell’associazione Icad di Amelia: Daria Grimaldi, Francesca Ghedin e Kennedy Musala, guidati da Luca Del Moro, sono appena rientrati dall’ultima missione in Uganda. Un Natale di speranza per i bimbi di un orfanotrofio, le mamme del centro maternità di Morulem e le ragazze che frequentano le scuole di cucito realizzate grazie all’associazione.

Le scuole di cucito A Morulem, Icad ha una scuola di cucito attraverso la quale un gruppo di ragazze, che sono state aiutate con la consegna di 6 macchine da cucire, ha creato una cooperativa per le donne del luogo con lo scopo di insegnare il cucito e produrre capi di abbigliamento. Nel Karamoja, Icad ha altre 4 scuole di cucito. «Nella scuola di Kaabong – racconta Luca Del Moro – abbiamo consegnato anche due macchine da maglieria per i ragazzi sordomuti che suor Cristina ha presso il suo centro. E’ stata avviata la collaborazione con il piccolo orfanotrofio di Kaabong, con bambini piccolissimi, accolti quando vengono abbandonati dai loro familiari perché la mamma muore durante il parto».

La solidarietà Altre tappe dei volontari partiti da Amelia a Kotido e Panyangara, dove le scuole di cucito sono diventate fulcro e stanno facendo la differenza per molte donne. «Trovare fondi per queste attività non è mai facile», dice Luca. «Anche noi in Europa passiamo momenti difficili, immigrazione e finanze portano a una stanchezza di solidarietà ed è solo andando in questi luoghi che ci si rende conto dell’importanza di continuare ad aiutare chi cerca di uscire dalla povertà più assoluta, da un continuo allarme sociale. Perseverare nelle difficoltà, ma ricevendo molto in ritorno ci spinge ad andare avanti e tornare lì, in quei luoghi così lontani da noi e così grati per il poco che riusciamo a fare».

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