Grande fratello all’Ast, le Rsu: «Inaccettabile»

Terni, l’accensione delle telecamere di sorveglianza provoca la reazione dei sindacati e della politica. Ferranti (Forza Italia): «Garantire la privacy»

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Mentre discutevano della cosa, non è scluso che abbiano lanciato qualche occhiata in giro. Così, tanto per essere sicuri che non fossero inquadrati da quache obiettivo. Al termine della riunione, i coordinatori delle Rsu della ThyssenKrupp Ast confermano di essere stati informati «formalmente e ufficialmente che in seguito all’autorizzazione da parte della Direzione territoriale del lavoro hanno dato l’avvio completo al sistema di videosorveglianza interno all’azienda, che attraverso 82 telecamere dislocate ovunque, dovrebbe garantire dal punto di vista aziendale la salvaguardia e tutela del patrimonio e la sicurezza dei Lavoratori, questo ci consente di esprimere un primo giudizio».

La comunicazione Il responsabile della ‘Divisione corporate’, Francesco Auregli, aveva infatti scritto loro una letterina in cui li avvisava che il servizio è entrato in funzione in virtù del provvedimento «della Direzione territoriale del lavoro del 18 marzo 2016 con il quale la società è stata autorizzata ad installare un sistema di videosorveglianza, per finalità di tutela del patrimonio aziendale e sicurezza dei lavoratori. Il sistema è composto da 82 telecamere (74 fisse e 8 brandeggiabili), segnalate, mediante cartelli informativi, ubicate sul perimetro esterno dell’azienda, in corrispondenza dei punti di accesso, nonché in aree interne di transito, di carico e scarico e di parcheggio maggiormente esposti a rischi di furto e danneggiamento».

«Inaccettabile» I coordinatori delle Rsu della ThyssenKrupp Ast, però, «considerano inaccettabile la scelta unilaterale da parte dell’azienda che ancora una volta ha mostrato un’apparente disponibilità per poi sottrarsi dal tavolo delle trattative, al punto di chiedere l’intervento diretto della Direzione territoriale del lavoro. A tal proposito precisiamo che durante i diversi incontri intercorsi, abbiamo più volte avanzato richieste di intervento a modifica del campo di azione di una sostanziosa quantità di telecamere, circa il 20%, che per quanto ci riguarda non erano nel modo più assoluto utili allo scopo che l’azienda sosteneva».

L’autorizzazione Ma secondo la Direzione territoriale del lavoro le cose erano chiare, visto che aveva fatto sapere alla ThyssenKrupp Ast che «considerate le esigenze riguardanti: difesa del patrimonio aziendale, per la sicurezza dei lavoratori, per motivi produttivi e per motivi organizzativi; preso atto che non è stato raggiunto l’accordo con le rappresentanze sindacali aziendali; autorizza alla installazione degli impianti audiovisivi». Dell’accordo con i sindacati, insomma, si può pure fare a meno.

Gli «approfondimenti» I delegati di base di ThyssenKrupp Ast, però, ricordano che «su tale argomento abbiamo svolto due sopralluoghi congiunti, nei quali era evidente dal nostro punto di vista, che anche la parte aziendale conveniva ed esprimeva dubbi in merito ad alcune telecamere. Per quanto precedentemente detto, i coordinatori delle Rsu si riservano ulteriori approfondimenti, anche con la stessa Direzione territoriale del lavoro, avendo già avviato for male richiesta di incontro».

La politica Secondo Francesco Maria Ferranti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, «l’istallazione di impianti audiovisivi autorizzata all’Ast con alcune specifiche dalla Dtl è un provvedimento che impone a chi è amministratore della città di richiedere al sindaco e all’assessore alla viabilità se siano rispettate tutte le norme e se vi sia totale regolarità circa il provvedimento e il funzionamento degli impianti. Questo sia perché le telecamere saranno istallate in viale Brin con riprese anche esterne, vedasi il piazzale davanti alla banca, quindi lungo un viale di proprietà comunale sul qualel’amministrazione comunale ha precise responsabilità e gestione, ma anche affinché la pubblica amministrazione approfondisca in modo netto se possano sussistere violazioni della privacy dei dipendenti, ma anche di tanti cittadini che usufruiscono degli spazi e dei servizi (banca-bar-parcheggi) esistenti lungo il viale. Personalmente chiederò chiarimenti in merito anche alla Dtl».

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