Processo Provincia, tiene banco il mobbing

Terni: è uno dei due filoni su cui è incentrato il procedimento che vede imputate 13 persone. Martedì è stata sentita un’altra parte civile

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Nuova tappa del processo che vede imputate tredici persone fra ex amministratori, funzionari e dirigenti della Provincia di Terni. Un procedimento che trae origine dalle indagini avviate nel 2009 dalla Guardia di finanza, coordinate dal pm Elisabetta Massini, e sfociate in due filoni principali. Il primo riguardante le verticalizzazioni di personale interno nel triennio 2007-2009, l’assunzione a tempo indeterminato di un ingegnere, la stabilizzazione di diciassette precari e il conferimento di incarichi di direzione a soggetti che avevano ricoperto ruoli sindacali nell’ente. Il secondo filone è legato alle querele presentate da alcuni funzionari e dirigenti che avrebbero accusato problemi di salute in seguito a presunti episodi di ‘mobbing’.

La deposizione E proprio il ‘mobbing’ è stato al centro della deposizione dell’ex responsabile dell’unità operativa legale della Provincia, Maria Carla Castellani, una delle quattro parti civili ammesse nel processo. Secondo gli inquirenti la funzionaria sarebbe stata ‘mobbizzata’ – e l’accusa mossa a cinque dei tredici imputati, per questi fatti, è di ‘lesioni personali aggravate’ – con tanto di conseguenze sul piano della salute. Il tutto attraverso presunti ‘dispetti’, demansionamenti, trasferimenti di personale finalizzati – per l’accusa – ad isolare e creare difficoltà alla stessa dipendente.

«Isolati» Concetti che l’ex responsabile ha ribadito in aula – di fronte al collegio giudicante presieduto da Massimo Zanetti e composto da Federico Bona Galvagno e Rossana Taverna – evidenziando come a suo giudizio l’amministrazione provinciale – nella fattispecie alcuni membri della giunta-Polli in carica dal 2009 al 2014 – avrebbe operato per ‘mettere in un angolo’ quei dirigenti e quei funzionari che, rispettosi della legalità, non si sarebbero mai mostrati compiacenti nei confronti dell’allora vertice politico dell’ente.

Rinvio La funzionaria ha risposto alle domande del pm Massini e del presidente del collegio e la deposizione proseguirà il prossimo 7 febbraio con l’esame da parte dei legali di parte civile e il controesame delle difese. Fra i primi figurano gli avvocati Alessandro Tofanelli, Laura Modena e Piero Iantaffi, mentre i difensori dei tredici sono gli avvocati Attilio Biancifiori, Arnaldo Sebastiani, Roberto Spoldi, Manlio Morcella, Roberto Galeazzi e Francesca Abbati.

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