Terni, la Fiom su Ast: «Ora c’è sicurezza»

Il sindacato dice che «a fronte di quanto consolidato e raggiunto, crediamo sia giunto il momento di rilanciare una iniziativa finalizzata allo sviluppo del sito ternano»

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La Fiom Cgil di Terni, dopo che una prima e stringata nota congiunta con le altre organizzazioni sindacali aveva già ‘battezzato’ positivamente l’incontro di venerdì scorso al Mise per l’Ast, dice ancora più chiaramente che «i risultati ottenuti evidenziano un sito, al netto di diverse decisioni di ThyssenKrupp, che è in sicurezza dal punto di vista economico, produttivo ed occupazionale. Obiettivi che hanno caratterizzato la lunga vertenza Ast, sui quali convintamente abbiamo lavorato e ci siamo battuti insieme a tutti i lavoratori, riuscendo a modificare il piano industriale originario di Tk che prevedeva, per Terni, prospettive diverse e non piacevoli».

Lo sviluppo Secondo la Fiom, «quanto ottenuto è frutto della mobilitazione e della determinazione dei lavoratori che sono stati sempre convinti delle ragioni che avevano, delle potenzialità di Terni, della strategicità delle produzioni e del valore professionale e qualitativo delle maestranze. E’ evidente che oggi, a fronte di quanto consolidato e raggiunto, crediamo sia giunto il momento di rilanciare una iniziativa finalizzata allo sviluppo del sito ternano sia dal punto di vista produttivo che occupazionale. Temi posti ufficialmente alla direzione aziendale in sede ministeriale che dovranno vedere un confronto locale per sanare le criticità ancora presenti e produrre accordi che qualifichino la storia e la tradizione delle relazioni industriali territoriali».

I soldi Il sindacati chiarisce che abbiamo «già posto il tema del contratto integrativo. Pensiamo che i lavoratori in forza, che hanno in questi anni contribuito al risanamento aziendale con professionalità ed impegno, ma soprattutto con sacrifici economici, meritino un ruolo ed una attenzione centrale nell’azienda che risponda a qualità del lavoro, partecipazione e giusta redistribuzione dei risultati economici».

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