Due orecchie giganti, un occhietto chiuso e il pelo tutto arruffato, ma ce l’ha fatta. Lui, talmente piccolo da stare nel palmo di una mano, non si è arreso al terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia. Magrissimo, si regge a stento sulle sue zampe, ma è fiero di essere sopravvissuto. Ha ‘urlato’ con quanto più fiato aveva in gola e, finalmente, dopo cinque giorni l’hanno trovato. Sotto quello che resta di una casa di Sella, un paesino tra Amatrice e Accumoli, le volontarie dell’Enpa di Terni hanno trovato un gattino grigio tigrato.
L’Enpa All’attività dei vigili del fuoco se ne affianca un’altra molto importante, quella dell’Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa). In questa tragedia, infatti, hanno una parte anche loro, i nostri amici a quattro zampe. Tanti ne sono morti, tanti sono rimasti sotto le macerie, tanti hanno visto morire i loro migliori amici, ma tanti vengono ancora estratti vivi dalle macerie.
Il gattino Sono state le volontarie della squadra partita da Terni a trovare il micio. Elisa Carletti e Roberta Carnassale, coordinate da Cristiano Romiti, hanno subito raggiunto le zone colpite dal sisma. Lunedì, dopo cinque giorni dal terremoto, hanno fatto un giro a Sella e hanno sentito dei miagolii disperati. Una rapida occhiata intorno e subito hanno individuato le ‘macerie urlanti’. Hanno spostato i calcinacci e sono riuscite ad estratte il piccolo gattino. Un occhietto ferito dai detriti e tanta fame, ma soprattutto tanta sete. Il piccolo, infatti, è fortemente disidratato. Di corsa è stato portato con l’automedica al campo dove è intervenuto il veterinario. «L’importante è che si rimetta in forma. Ci interessa solo questo. Se la situazione dovesse essere più grave lo porteremo in cura a Terni», dice Cristiano Romiti, coordinatore provinciale Enpa di Terni.
Le cure Nel campo di Amatrice intanto vengono rivolte cure anche ai cani da soccorso che devono essere costantemente rifocillati con acqua e cibo, ma che soprattutto hanno bisogno di controlli continui alle zampe perché a forza di camminare e scavare tra le macerie hanno i polpastrelli tutti tagliati. L’Enpa, inoltre, si sta occupando delle colonie feline della zona.