Anfiteatro Fausto colpito dai vandali

Terni, ennesimo raid e gestori esasperati: «Se il Comune non interviene non garantiamo l’inizio della stagione estiva»

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L’ultimo raid è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì: i vandali sono entrati all’interno dell’anfiteatro Fausto, a Terni, probabilmente scavalcando la cancellata laterale, una volta dentro hanno devastato una cassetta dell’impianto antincendio e sradicato una balaustra, per poi rompere la vetrata di una porta d’ingresso della struttura, dove appena una settimana fa era stata installata una grossa catena, proprio per evitare nuove incursioni. Questo è infatti solo l’ennesimo episodio di una serie che, riferiscono i gestori del sito, si rincorre dall’inverno, con danni che sono arrivati a raggiungere le migliaia di euro. E così l’esasperazione è all’apice.

Un episodio dietro l’altro

«Sono 20 anni che tengo in vita questo posto in varie forme, se non è diventato un’altra Papigno o un Cmm o una Casa della musica è soprattutto grazie al mio impegno – spiega Fabrizio Zampetti, che con la sua ‘Bipede booking & production’ gestisce il cartellone estivo dell’anfiteatro -. Ma ormai siamo abbandonati completamente a noi stessi, non c’è vigilanza né tutela, nonostante le numerose segnalazioni che abbiamo fatto sia agli uffici comunali che alla polizia locale».Secondo Zampetti l’area di notte diventa terra di nessuno, favorendo le incursioni dei teppisti. Con tanto non solo di ‘semplici’ danni ad arredi e infissi, ma anche di veri e propri furti, visto che nel weekend qualcuno si è introdotto all’interno del box del mixaggio, dopo aver forzato la serratura, portando via con sé proprio un mixer.

L’allarme e l’avvertimento

La nuova stagione di eventi dell’anfiteatro è alle porte (l’apertura è prevista il 19 maggio fino a metà settembre, ndr), ma al momento la Bipede booking & production non è in grado di garantirne il regolare inizio. «Dobbiamo installare tutte le attrezzature necessarie – spiega Zampetti -, ma al momento ci siamo fermati, perché sono tutte molto costose e se non c’è una presa di posizione chiara, che garantisca un sistema di videosorveglianza o un presidio, non ce la sentiamo di portarle qui, alla mercé dei vandali. Siamo disposti anche a bloccare l’apertura della stagione e ad incatenarci se non verranno presi provvedimenti». La presa di posizione è dunque netta. «In tutti questi anni – conclude Zampetti – non c’era mai accaduto di dover far fronte ad una situazione simile, probabilmente da un anno a questa parte c’è una sottovalutazione del problema. Ma se la situazione di accanimento e violenza rimarrà noi decideremo di conseguenza».

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