‘Casa delle musiche’: «Emblema di Terni»

Sopralluogo della IV° commissione vigilanza e controllo, Melasecche (IlT): «Errori progettuali, ignavia, mancati controlli. Condizioni indecenti, il bando dove sta?»

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di Enrico Melasecche
consigliere comunale lista civica ‘I love Terni’

La IV° commissione vigilanza e controllo ha fatto un sopralluogo questa mattina, su mio atto di indirizzo, per verificare lo stato di fatto di quel cantiere infinito, terminato da anni ma ancora nel pantano. Nel precedente di fine 2014 l’assessore Giacchetti alle politiche giovanili aveva assicurato che avrebbe subito predisposto un bando per l’assegnazione della gestione ma a distanza di tre anni ancora il nulla.

EMILIO GIACCHETTI AD APRILE: «BANDO A GIUGNO»

Si sono succeduti ben cinque assessori all’urbanistica/llpp e cultura ma anche vari dirigenti si sono alternati da ben tre riforme del personale ma nessuno, come al solito, sembra essere responsabile di questo disastro. La sequenza delle foto rende più di ogni parola il livello in cui è ridotta quella struttura nuova, mai utilizzata già indecente. L’umidità risale prepotente dalle fondazioni ed il canale non intubato scorre accanto senza che a livello progettuale siano state adottati gli accorgimenti indispensabili.

DICEMBRE 2016, NUOVO TENTATIVO

Comincia a percolare l’acqua dai soffitti. I vandali ha fatto il resto. Scritte ovunque hanno profanato il tempio della cultura musicale dei giovani di venti anni fa che, ormai adulti, hanno famiglia e figli, molti sono emigrati altrove, sostituiti da altri giovani che hanno altro da fare che occuparsi di musica. Vernice gettata a terra sul parquet, dipinte porte e pareti, materassi e segni evidenti di festini. Il murale esterno, da horror, commissionato da qualche assessore alla kultura, ritrae vescovi con la croce che succhiano il latte da una lupa che rappresenta il potere, con accanto poliziotti con manganelli, mentre un altro vescovo/Satana ha davanti una capra in atteggiamento equivoco.

IL M5S NEL SETTEMBRE 2016: «DOVE STA IL BANDO?»

Immagini che probabilmente terrorizzano i bambini della locale scuola Trebisonda alle cui pareti si bruciano materassi. Non una sola telecamera né un minimo impianto di allarme da poche centinaia di euro. La cosa che indigna è che nessuno è responsabile, giunta assente e una macchina comunale troppo spesso inceppata dalla paura, dalla fedeltà politica piuttosto che animata dal merito. È di questi giorni la notizia che la struttura dell’urbanistica dedicata a quel progetto si è di nuovo premiata con indennità specifiche di progettazione sulle perizie di variante che vanno oltre lo stipendio, oltre le indennità relative alla posizione e al risultato. Una sorta di premio al disastro?

Però i danni li pagheranno i cittadini. Oltre ai consiglieri di opposizione anche quelli di maggioranza hanno manifestato il proprio sdegno, incapaci però di togliere l’ossigeno a questo sindaco. Ci auguriamo che la Corte dei Conti obblighi i responsabili di questo scempio a farsi carico dell’ennesimo evidente danno erariale. L’emblema di una città abbandonata a sé stessa. Errori progettuali, ignavia, mancati controlli. Dopo altri tre anni non esiste un solo responsabile e scaricabarile indecente. Giunta assente.

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