Comune di Terni, Consiglio resta ‘caro’

Dopo un anno e mezzo di polemiche e promesse, il costo medio resta inchiodato a mille euro a giorno

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Niente, non ce la fanno. Si sono scannati – l’immagine è puramente e ovviamente metaforica – e hanno sparso buoni propositi misti a populismo per mesi. Erano, a parole, tutti pronti. Poi, certo, la realtà è un’altra.

Politica e costi Insomma, i consiglieri comunali di Terni avevano garantito che la loro attività – meritoria e importante, per carità – avrebbe pesato meno sulle casse di palazzo Spada e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini. Certo, c’erano stati dei distinguo, ma alla fine sembrava fatta. La politica, a Terni, avrebbe avuto dei costi più bassi.

IL CORSIVO DI WALTER PATALOCCO DEL 13 APRILE 

Tanti soldi Poi, però succede che – determinazione del dirigente comunale numero 2180 del 5 luglio – il Comune di Terni decide «di impegnare la somma complessiva di 168.546 euro per l’erogazione, relativa al periodo luglio/dicembre 2016, dell’indennità di presenza ai consiglieri comunali per le sedute del consiglio comunale e commissioni consiliari, nonché dell’indennità di carica spettante al presidente del consiglio».

Le commisioni Nel 2015, per dire, le commissioni consiliari si sono riunite, 63 volte la prima, 54 volte la seconda e 67 la terza. Per il 2016 rispetto alle commissioni ordinarie si sono riunite fino al 31 luglio 34 volte la prima, 42 la terza e 29 la seconda. Sempre per il 2016 per le ordinarie la IV commissione controllo e garanzia 25 volte e 12 quella speciale per statuto e regolamento (questa ultima funziona dal 12 di aprile data della prima convocazione).

Risparmi zero Ora, dividendo il totale della somma impegnata per i sei mesi relativi, esce fuori che il Comune pensa di spendere oltre 28 mila euro al mese. Che però aumentano se si tiene conto del fatto che nel mese di agosto l’attività di consiglio e commissioni sarà notevolmente ridotta: ed ecco che l’impegno di spesa medio mensile si impenna fino ad aggirarsi intorno ai 30 mila euro. Insomma, sempre quei mille euro al giorno dai quali, un anno e mezzo fa, il dibattito aveva preso il via. I risparmi? Sarà per un’altra volta. Forse.

 

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