Leonardo in Umbria: «Riscrivere tutto»

Luca Tomìo ospite a Ra1: «Il suo passaggio alla Cascata delle Marmore porta a rivederne il percorso giovanile sulle terre di San Francesco e il ruolo dell’Umbria tra Roma e Firenze»

Condividi questo articolo su

di Fra.Tor.

«Ma è vero che l’intuizione sul disegno di Leonardo da Vinci ‘Paesaggio con fiume’ del 1473 è arrivata da un 12enne, nonché suo figlio?». Mentre sugli schermi scorrevano le immagini della Cascata delle Marmore, girate dalla troupe di Rai1 nei giorni scorsi, è stata questa la prima domanda che i conduttori di ‘Uno Mattina’ hanno fatto a Luca Tomìo, ospite del programma lunedì mattina per parlare proprio di Leonardo e San Francesco in Umbria.

TOMìO AD UMBRIAON: «SCOPERTA FATTA DA MIO FIGLIO» – IL VIDEO

L’intuizione «Ebbene sì. Spesso i bambini, compresi i miei figli fanno domande bizzarre», ha risposto sorridendo Tomìo che il prossimo 16 maggio parteciperà al convegno di apertura della sesta edizione del Salone dell’arte e del restauro di Firenze, ‘Verso l’anno di Leonardo: carte e terre – Il Codice sul volo degli uccelli, i paesaggi disegnati’.
«Poco più di 2 anni fa, in una visita una visita agli Uffizi di Firenze, guardando il famoso disegno, famoso perché è la prima opera certa giovanile di Leonardo, mio figlio mi chiese in maniera molto candida: ‘Papà, ma non può essere questa la Cascata delle Marmore?’».

LO STORICO D’ARTE OSPITE A ‘UNO MATTINA’ – IL VIDEO

Lo studio Nel corso dei secoli, ha aggiunto lo storico d’arte, «molto spesso, attorno alle figure degli artisti, nascono come dei miti. Più che mai su Leonardo, nel corso dell’800, si sono focalizzati una serie di miti romantici; uno di questi era appunto che lui avesse realizzato questo disegno sulla porta di casa, come se fosse un disegno di paesaggio, e quindi che avesse realizzato una porzione della Valdarno. Interpellando il professor Petronio de La Sapienza, per capire se l’intuizione di mio figlio avesse le basi, mi disse che era impossibile che fosse il paesaggio geologico della Valdarno, ma coincideva con il paesaggio del massiccio Umbro-Marchigiano».

LEONARDO ALLA CASCATA

Il Paesaggio di Leonardo da Vinci

La Diocesi di Terni Luca Tomìo ha poi ricordato che «non si tratta di un disegno paesaggistico, ma è la raffigurazione di una porzione della Diocesi di Terni, determinato dal ‘montaggio’ del disegno. Nella parte destra, infatti, abbiamo la Cascata e nella parte sinistra ciò che si apre alle spalle della Cascata, cioè la valle di Terni con Papigno, l’altura di Colleluna e i monti Martani. Il disegno è quindi stato fatto, presumibilmente, per una funzione pubblica diocesana».

Leonardo e San Francesco «Oltre l’implicazione storico-artistica la vera scoperta – ha sottolineato lo storico d’arte – nella scoperta è che Leonardo fosse in Umbria, non da solo, molto probabilmente con Perugino e Piermatteo d’Amelia. La loro funzione era quella di riprendere i paesaggi francescani, perché oltre alla valle umbra rappresentata in questo disegno nella Madonna con Bambino della National Gallery compare la Valle reatina. Loro hanno quindi ripercorso i cammini francescani, veramente nel dettaglio, tra Stroncone e Calvi dell’Umbria, fino a Narni e ad Amelia. C’è una convergenza di questa scoperta nel punto in cui la massima genialità italiana coincide con la massima spiritualità. San Francesco e Leonardo da Vinci».

Il riflesso In conclusione Tomìo ha ricordato che il disegno di Leonardo «è la prima opera sicura di Leonardo, firmato con la data 5 agosto 1473. L’aver determinato che è stato realizzato in Umbria e quindi poter collocare Leonardo in queste terre nel 1473, significa dover riscrivere il percorso giovanile di Leonardo, ma si deve anche riscrivere l’importantissimo ruolo che l’Umbria ha avuto tra Roma e Firenze».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli