‘Leonino’, nuovo Cda: prima riunione

Terni, confermata la rivoluzione al vertice della scuola cattolica: Maria Grazia Marciani presidente

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Il cambio della guardia, alla guida dell’istituto ‘Leonino’ di Terni è confermato. Tanto che nel pomeriggio di martedì è in programma la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione della scuola provata, di chiara ispirazione cattolica, cittadina.

Maria Grazia Marciani

Maria Grazia Marciani

Nuovo Cda Rispetto alle indiscrezioni della vigilia, intanto, c’è da fare una sostituzione: alla presidenza del consiglio di amministrazione è stata chiamata la professoressa Maria Grazia Marciani, dell’università di Tor Vergata e non la professoressa emerita di letteratura americana all’università RomaTre, Biancamaria Bosco Tedeschini Lalli. Ma è confermato che del Cda faranno parte don Marco Baroncini, un sacerdote bolognese, molto vicino all’ex amministratore apostolico, monsignor Ernesto Vecchi e Vincenzo Bisconti, presidente dell’istituto Musicale ‘Briccialdi’ di Terni.

 

Giuliano Ligabue

Il preside A settembre, con l’inizio delle lezioni, era anche cambiato il dirigente scolastico, con l’attempato Giuliano Ligabue che aveva preso il posto di Fausto Dominici, tornato ad insegnare dopo l’anno trascorso alla guida dell’istituto, dopo un bel po’ di tira e molla, condito da mezze ammissioni e mezze smentite. Mentre tutta la vicenda dell’istituto scolastico cattolico era rimasta avvolta nella nebbia, anche dopo una chiara presa di posizione dell’ex dirigente scolastico defenestrato, don Gianni Colasanti, che aveva chiesto al vescovo, senza esito, di rendere pubblici i dati relativi ai bilanci.

Monsignor Ernesto VecchiIl ‘governo’ Quello dell’istituto Leonino resta uno dei capitoli ancora tutti da interpretare, forse da decifrare, della nuova storia della Diocesi di Terni-Narni-Amelia: con una situazione economica mai del tutto chiarita – l’unica certezza resta quella dei conti traballanti, confermata dal mancato pagamento, almeno fino a lunedì, degli emolumenti di dicembre e delle ‘tredicesime’ – con la questione sempre aperta del business da fare con il teatro Antoniano con i nuovi corsi, vedi il liceo sportivo, che non avrebbero dato i risultati sperati e una governance che sarebbe sotto lo stretto controllo dell’ex amministratore apostolico, monsignor Ernesto Vecchi, che la la controllerebbe da Bologna, dove ha fatto ritorno con l’avvento di padre Giuseppe Piemontese, il vescovo in carica. Ma sarebbe ancora lui, monsignor Vecchi, a dettare i tempi e le strategie, attraverso il plenipotenziario, don Massimo Angelelli. E questa è una stranezza non da poco.

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