Morte Guido Conti, bruciata auto del Pm

La vettura, utilizzata dalla figlia del sostituto procuratore Aura Scarsella, è stata incendiata nella notte tra il 6 e 7 dicembre scorso a Sulmona

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Un altro tassello si aggiunge al caso di Guido Conti, l’ex generale dei Carabinieri Forestali che si è dimesso dall’Arma ad ottobre per accettare un incarico presso una multinazionale del petrolio – la Total – e che il 17 novembre scorso è stato trovato morto nella sua auto, in quello che sembra avere tutte le caratteristiche di un suicidio.

GUIDO CONTI: L’ULTIMA INTERVISTA

L’auto bruciata (foto Alganews)

Auto bruciata Secondo quanto riporta il quotidiano Il Centro, nella notte fra il 6 e il 7 dicembre è stata data alle fiamme l’automobile della figlia del sostituto procuratore Aura Scarsella, magistrato che sta indagando proprio sulla morte di Conti. L’episodio è avvenuto a Sulmona. L’auto – Peugeot 107 – era parcheggiata sotto l’abitazione del magistrato. Sulla vicenda – spiega il quotidiano – sta indagando la squadra anticrimine del commissariato di polizia: l’origine del rogo appare senza dubbio dolosa. Ovviamente resta tutta da verificare una eventuale correlazione con le indagini sulla morte dell’ex generale.

Le indagini sulla morte di Conti Per la morte dell’ex generale dei Carabinieri Forestali al momento si indaga per istigazione al suicidio. Agli atti anche una telefonata anonima fatta alla redazione del giornale ‘Primadanoi’ nella quale un uomo con voce cammuffata ha inciso su nastro un messaggio vocale in cui si parla di presunti contrasti fra Conti e l’amministratore delegato di Total, contrasti che sarebbero alla base delle dimissioni, arrivate appena 15 giorni dopo l’inizio dell’incarico. E due giorni prima della morte. Particolare inquietante: la telefonata è arrivata proprio il giorno della morte di Conti.

Rigopiano Indagini in corso anche sulla fuga di notizie che sarebbe alla base della diffusione, appena due giorni dopo la morte, delle ultime lettere del generale, in cui si farebbe riferimento alla tragedia del Rigopiano. Indiscrezioni che dopo qualche giorno hanno costretto la famiglia ad un comunicato in cui si puntualizzava che le due cose non potevano essere messe in correlazione. Secondo quanto riporta ‘Primadanoi’, le indagini fin qui condotte hanno permesso di appurare che prima di morire l’ex generale avrebbe mandato un sms ad un suo ex superiore chiedendogli di aver cura della sua famiglia e spedito confezioni di confetti a dei colleghi.

IL SALUTO NEL SUO UFFICIO DI PERUGIA

Guido Conti

Guido Conti

Il commiato a Perugia La storia professionale e umana di Guido Conti è fortemente intrecciata all’Umbria. A Perugia ha svolto l’ultima parte del suo servizio in divisa, prima delle dimissioni, annunciate alla stampa lo scorso 11 ottobre. Un po’ triste per dover lasciare la divise e un po’ ansioso di cominciare il nuovo incarico, Conti teneva alla riservatezza e più volte nel corso di quell’incontro si era raccomandato di tenere segreto il nome della multinazionale, almeno fino al comunicato ufficiale.

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