Omicidio Fontivegge: preso accoltellatore

Gli inquirenti sapevano già tutto, si aspettava solo il blitz decisivo. Massima allerta per eventuali ritorsioni. E i residenti hanno paura

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È già nel carcere di Capanne l’uomo che avrebbe ucciso a coltellate Mohamed Wertani, il 33enne trovato morto nella notte fra sabato e domenica nel piazzale delle Poste di via Mario Angeloni, a Perugia, a ridosso della zona della stazione ferroviaria. La polizia lo ha arrestato lunedì mattina in un’abitazione di via della Pescara dove aveva trovato ospitalità presso un amico.

L’OMICIDIO NEL PIAZZALE DELLE POSTE SABATO SERA

Regolamento di conti fra clan dello spaccio

I rilievi sul luogo del delitto

La notizia è stata confermata in via ufficiosa. Era proprio l’uomo su cui nelle ultime ore si era stretto il cerchio degli inquirenti: S.Z. – tunisino, 27 anni – già noto alle forze dell’ordine per il suo coinvolgimento nello spaccio di droga. Il che conferma le sensazioni emerse fin dalle prime ore successive all’omicidio, maturato all’interno dei clan dello spaccio. Lo facevano intuire le immagini delle telecamere a circuito chiuso, l’analisi dei cellulari della vittima – già arrestata in passato per spaccio – e le testimonianze raccolte nella notte.

Quartiere sotto shock

Ha destato impressione l’omicidio a sangue freddo consumatosi nella tarda serata di sabato in zona Fontivegge, nel piazzale delle Poste di via Mario Angeloni, zona molto trafficata ed esposta alla vista di tutti eppure ormai diventata luogo di traffici e regolamenti di conti. Ne sanno qualcosa i residenti che ora, seppur chiedendo l’anonimato, si lamentano: quel posto, dopo una certa ora, è invivibile.

L’aggressione della guardia giurata

Nelle ore successive all’omicidio è emerso un altro particolare inquietante. Poche ore prima gli stessi protagonisti della lite che ha portato alle coltellate avevano aggredito una guardia giurata, che ha denunciato tutto su Facebook, spiegando che le persone con divisa sono ormai in pericolo perché considerate dei nemici da distruggere da parte delle bande di spacciatori anche se non appartengono, come nel suo caso, alle forze dell’ordine tradizionali.

Romizi: «Urge piano periferie»

«Ciò che è successo durante la notte tra sabato e domenica a Fontivegge conferma l’importanza e la necessità della progettualità avviata nel quartiere mediante gli interventi previsti dal Piano periferie – ha scritto il sindaco di Perugia Andrea Romizi – che non può assolutamente fermarsi, ma anche l’esigenza di un presidio fisso di polizia nella zona affinché venga garantita una maggior sicurezza ai cittadini. Nella zona della stazione servono medicine straordinarie perché altre cure si sono dimostrate insufficienti. Proprio per questo motivo in questi quattro anni abbiamo pianificato interventi strutturali capaci di riqualificare e rifunzionalizzare l’intera area. Sono pertanto essenziali i milioni di euro provenienti dal Bando periferie insieme a un rinnovato impegno da parte del governo».

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