Omicidio Moracci, arrestati i complici

I carabinieri hanno preso un ternano ed un romano: si cerca una sesta persona

Condividi questo articolo su

Sono due uomini, Claudio Lupi ternano di 44 anni e Gianfranco Strippoli romano di 60, i basisti della rapina che il 28 aprile scorso, a Gabelletta, era sfociata in tragedia, con la morte di Giulio Moracci. I carabinieri li hanno presi nella giornata di lunedì e adesso sono in carcere.

I DUE ARRESTATI VANNO IN CARCERE – IL VIDEO

La conferenza dei carabinieri

La conferenza dei carabinieri

Presi I carabinieri di Terni erano partiti subito in una direzione precisa, con le indagini che avevano via via affinato la ricerca, anche sulla base delle ammissioni fatte dai tre arrestati e, ora, c’è la svolta.

Un sesto complice Martedì mattina, in una conferenza stampa svolta nel comando provinciale dei carabinieri, sono emersi ulteriori dettagli sulla vicenda. Prima di tutto è spuntato fuori un sesto complice. Si tratterebbe di una persona – probabilmente ternana e molto vicina alla coppia di anziani – che potrebbe aver fornito le informazioni di base sulle quali è stato progettato il colpo tragico.

I dettagli A spiegare tempistiche e metodi investigativi (che sono stati ‘tradizionali’, cioè fatti di raccolta di testimonianze, pedinamenti e controllo dei tabulati telefonici), è stato il comandante dei carabinieri di Terni, il colonnello Pier Luigi Felli, insieme al tenente colonnello Mariano Celi e al maggiore Pietro Petronio.

L’OMICIDIO DI GIULIO MORACCI – LE FOTO

I colpi I due basisti, secondo la ricostruzione dei carabinieri, avevano progettato altri colpi, con complici diversi che sarebbero stati fatti affluire in città al momento di entrare in azione. Il compito del ternano era sempre quello: individuare l’obiettivo e raccogliere il maggior numero di informazioni, quello del romano invece era quello di fare da tramite con quelli a cui, poi, si affidava la realizzazione dei colpi.

La tecnica Perché la tecnica era quella di preparare tutto (il ternano, nel ‘caso-Moracci’, ha fornito anche le corde per legare i due anziani) e di far arrivare gli esecutori materiali solo a poche ore dal colpo: il 28 aprile scorso, i tre rumeni subito arrestati erano arrivati a Terni in mattinata, poi erano stati portati a pranzo da Lupi e Strippoli, che avevano illustrato loro i dettagli dell’operazione e poi accompagnati sul posto.

Le mansioni Strippoli aveva provveduto ad aprire il cancello esterno – anche in questo caso potrebbe essere entrata in azione la sesta persona che è ricercata – e il portone dello stabile, consentendo ai due rumeni più giovani di appostarsi davanti al portoncino di casa della coppia di anziani. Poi avrebbe suonato al citofono, così che quando la donna ha aperto la porta di casa, è stata subito immobilizzata e legata.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli