Oncoematologia Terni: «Tempi ancora lunghi»

Istituito un tavolo per decidere le sorti del reparto: come e dove spostarlo. La scadenza per una soluzione è il 31 gennaio 2019

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di Fra.Tor.

Orlando Proietti – uno dei membri del comitato per la salvaguardia della struttura complessa di oncoematologia – è chiaro all’inizio della conferenza stampa a palazzo Spada di venerdì mattina: «Non accettiamo strumentalizzazioni politiche – il riferimento è alla nota del Comune di Terni – su questa vicenda. E non accettiamo soluzioni all’acqua di rose».

I TIMORI DEL COMITATO

La raccolta firme

Soluzione non così vicina

La conferenza stampa era stata indetta dal comitato per esporre quanto emerso dall’incontro di giovedì tra alcuni membri del comitato, la professoressa Anna Liberati (responsabile della struttura complessa universitaria), il direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Maria Maurizio Dal Maso, il direttore sanitario Sandro Fratini, il sindaco Leonardo Latini e l’assessore al welfare Marco Cecconi. «Dall’incontro – evidenzia Proietti – sono emerse alcune divergenze e non c’è ancora una soluzione definitiva per il trasferimento del reparto».

Il comitato

Soluzione condivisa entro il 31 gennaio 2019

L’avvocato Maurizio Cecconelli, presidente del comitato, vuole essere ottimista. «Il confronto di giovedì è sicuramente un passo avanti – evidenzia – perché abbiamo visto la disponibilità da parte dei vertici dell’azienda ospedaliera istituire un tavolo congiunto per studiare delle ipotesi. L’azienda ospedaliera propone di spostare il reparto al piano -1 del corpo centrale dell’ospedale, dove ora si trova medicina nucleare. Una soluzione che non vediamo certo di buon occhio. La nostra proposta, invece, è quella di spostare il reparto al terzo piano, dove ora si trova la struttura di oculistica. Nei prossimi giorni si riunirà quindi il tavolo congiunto per discutere delle proposte ed entro il 31 gennaio si dovrà trovare una soluzione condivisa entro il 31 gennaio 2019».

Un gesto immediato

Secondo il dottor Luigi Annesi, membro del comitato, «istituire questo tavolo è solo un modo per allungare i tempi da parte dell’azienda. Chiediamo quindi un gesto immediato e concreto per dare corpo alle loro proposte: mettere a disposizione 3 posti letto, all’interno del reparto di oncologia, per i pazienti che si devono sottoporre alla chemioterapia. Altrimenti rischiamo di correre il rischio che tutto questo cada ancora una volta nel dimenticatoio».

Il progetto

Il progetto

All’ingegner Bruno Alessandrini il compito, infine, di illustrare il progetto. «Raccogliendo le esigenze dei pazienti e della professoressa Liberati – spiega – abbiamo proposto di spostare il reparto al terzo piano del corpo centrale dell’ospedale, in un luogo che attualmente è occupato dalla struttura di oculistica, ma che rimarrà libero a breve e per il quale non esistono al momento progetti per l’utilizzo di quell’area. Nello schema progettuale abbiamo previsto 16 posti in poltrona più 2 posti letto per trattamenti e un posto per le emergenze, oltre ovviamente a 8 posti letto di degenza. Trovano poi posto tutti gli altri locali accessori necessari per lo svolgimento delle attività, compresi gli ambulatori di visita, sala d’attesa adeguata al volume delle presenze previste e registrate attualmente, postazioni per i biologi e strumenti per la conservazione dei farmaci, accettazione e la postazione infermieristica con locali accessori. Le ‘nuvole’ che abbiamo ora davanti riguardano l’inserimento di questa soluzione nella pianificazione regionale e quindi la richiesta di finanziamento – si stimano circa 600 mila euro per la ristrutturazione del reparto – in quanto non ancora previsto».

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