Palasport a Terni, pressing sul sindaco

Sale la tensione dopo la nomina della commissione. De Luca (M5S) e Filipponi (Pd) attaccano: «Latini si assuma responsabilità». FdI: «Nessun ‘no’ al Foro Boario»

Condividi questo articolo su

L’ex polveriera

Palazzo Spada infuocato – non da oggi – sul tema palasport. La nomina della commissione per la valutazione dell’offerta tecnica ed economica della Salc ha fatto scattare una serie di reazioni e ora si muove anche la IV° commissione controllo e garanzia presieduta dal pentastellato Thomas De Luca: «Riteniamo inaccettabili alcuni documenti comparsi sui social con i quali alcuni assessori invitano a predisporre un progetto per la realizzazione del palazzetto, oltretutto utilizzando terreni pubblici senza alcuna procedura di gara pubblica». Il riferimento è al ‘titolare’ del bilancio Fabrizio Dominici che, in compagnia degli esponenti di Fratelli d’Italia, spinge per ‘cancellare’ – in merito arriverà in serata la nota di chiarimento a firma Orlando Masselli – la soluzione Foro Boario.

BUSTE SALC, NOMINATA LA COMMISSIONE: SALE LA TENSIONE PER IL PALASPORT

Renato Pierdonati

De Luca: «Latini si assuma responsabilità»

De Luca spiega che «le notizie di stampa degli ultimi giorni nelle quali in maniera sistematica, in merito al palazzetto dello sport, si fa riferimento a rapporti tra soggetti privati e membri della giunta con deleghe delle più disparate ci hanno spinto ad esaminare con grande attenzione la vicenda e a riservarci eventuali segnalazione agli organi preposti. Stiamo parlando di una gara europea tutt’ora in corso con una offerta in busta chiusa e una commissione di gara che è stata definita anche se tardivamente: riteniamo inaccettabili alcuni documenti comparsi sui social con i quali alcuni assessori invitano a predisporre un progetto per la realizzazione del palazzetto dello sport, oltretutto utilizzando terreni pubblici, senza alcuna procedura di gara pubblica. In merito alle invasioni rumorose denunciate dai mezzi di informazione, che avrebbe visto interlocuzioni quantomeno non opportune tra un dirigente – il riferimento è a Renato Pierdonati, sua la determina per la nomina della commissione – e alcuni assessori, come presidente della commissione garanzia e controllo procederemo alla audizione di tutti i soggetti coinvolti. In primo luogo del sindaco Latini che deve assumersi la responsabilità della condotta dei suoi delegati. Dobbiamo constatare, purtroppo, una continuità di comportamenti e metodi rispetto al passato».

LA DIATRIBA SUL POSIZIONAMENTO DEL PALASPORT. PASSA IL TEMPO

Il documento pubblicato da Filipponi

La gara pubblica, la missiva di Dominici e l’articolo 30

Scatenato anche il capogruppo del Pd – già giovedì sera aveva pubblicato sui social il documento legato a Dominici – sull’argomento: «Già dalla seduta di lunedì presenteremo una interrogazione al sindaco per sapere se le ricostruzioni giornalistiche su quanto avvenuto in questi ultimi giorni in Comune in merito al Palasport siano veritiere. Vogliamo sapere, innanzitutto se è vero, che ben tre assessori della giunta Latini si siano recati dal dirigente dei lavori pubblici invitandolo a ritirare il provvedimento con il quale lo stesso dirigente ha nominato la commissione per procedere all’esame dell’offerta da tempo pervenuta al Comune di Terni nell’ambito della gara europea effettuata per la realizzazione dell’impianto sportivo. Si tratterebbe di una grave ingerenza della politica nell’attività gestionale della direzione, perché il completamento della gara pubblica in corso è un dovere, anche da punto di vista patrimoniale, della direzione che può soprassedere solo di fronte ad atti motivati e circostanziati, non certo di fronte ad inviti per le vie brevi, peraltro non provenienti dall’assessore delegato o dal sindaco. Chiedederemo anche di sapere se corrispondono al vero le dimissioni di due membri della commissione nominata dal dirigente e quali siano, eventualmente, le motivazioni. Chiederemo di conoscere meglio la portata amministrativa dello scambio di missive tra l’assessore alle partecipate e un gruppo che si è offerto di realizzare la progettazione del palasport a Maratta. Chiederemo di sapere a che titolo l’assessore alle partecipate, nei confronti di un gruppo privato, ha invitato a predisporre il citato progetto per la realizzazione del palazzetto dello sport, per di più specificando, sempre nella stessa missiva, in un’area comunale. Chiederemo se tali condotte violino o meno il principio di non discriminazione articolo 30 del codice dei contratti e principio fondamentale del diritto europeo dei contratti pubblici e se ci sia un vantaggio o meno a capo dei soggetti destinatari». Da ricordare che il Responsabile unico del procedimento è Piero Giorgini; il presidente della neonataa commissione è Marco Fattore, quindi ci sono i membri Alessia Almadori, Andrea Zaccone, Stefano Marinozzi e Mauro Manciucca.

ETERNIT AL MATTATOIO, UDIENZA DI MERITO AL TAR IL 21 MAGGIO

Orlando Masselli

La posizione di FdI sull’ipotesi Foro Boario

A parlare per Fratelli d’Italia è il capogruppo in consiglio Orlando Masselli: «Le posizioni assunte in amministrazione relativamente alla vicenda del palazzetto sono esattamente quelle di andare insieme con la maggioranza nella direzione più economica per l’amministrazione e per la realizzazione nei tempi più brevi possibili del nuovo palazzetto dello sport, senza prescindere però dalla completa bonifica e risistemazione dell’area dell’attuale Foro Boario e della realizzazione del nuovo mattatoio. Qualsiasi altra soluzione che concretizzi fughe in avanti non ancora condivise con la maggioranza non è da attribuire a dichiarazioni del nostro gruppo consiliare ma frutto probabilmente solo di fantasie giornalistiche».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli