Perugia: «Canile lager, basta promesse»

La denuncia della Lav: dopo il blitz del 2013, che fotografò le precarie condizioni della struttura di Collestrada, nessun passo in avanti

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E’ una situazione precaria che si trascina da anni quella che riguarda le due strutture, il canile sanitario e il rifugio per cani, che si trovano a Collestrada, di proprietà del comune ma gestiti dall’Enpa.

Le gabbie dei cani

I due canili Sovraffollamento, condizioni precarie, manutenzioni rimandate per anni e fondi che aspettano di essere investiti per l’ammodernamento delle strutture e garantire migliori condizioni igienico sanitarie che permetterebbero, ai cani ospitati di vivere, in attesa di un affido in famiglia, in condizioni migliori. «Soprattutto per tutti quei trovatelli che sono costretti a trascorrere gran parte della loro esistenza, quando non tutta, dietro a quelle gabbie» afferma Graziella Gori, presidente della Lega antivivisezione di Perugia che da anni si batte per garantire un’esistenza migliore ai tanti, troppi cani destinati a trascorrere la loro esistenza nella struttura di Collestrada. E’ un appello politico, il suo, per troppo tempo si sono rincorse promesse e rinvii, ora servono risposte concrete: «Il sindaco – dice – comunichi la data di inizio dei lavori di ristrutturazione, mentre il servizio veterinario della Asl non conceda l’autorizzazione sanitaria. Ci sono dei fondi pubblici, devono essere investiti una volta per tutte».

Il blitz Nel 2013, durante un blitz, furono scattate delle foto del grave stato di degrado in cui versava il canile sanitario con i 130 cani ospitati mentre la struttura ne poteva tenere solo una quarantina. «Le foto uscirono sui giornali – spiega Graziella Gori della Lav – ci fu anche il caso di un cane trovato morto in mezzo ai propri escrementi e rifiuti. I cani vivevano in condizioni pietose e di degrado e già a quel tempo ci si interrogava su dove fossero finiti i fondi pubblici stanziati, nonostante ci fosse già un progetto di risanamento approvato nel 2011, che necessitava, per la realizzazione, di una modifica al piano regolatore adottato solo nel 2014».

I box per gli animali

I fondi Intanto il tempo passa, i piccoli interventi di manutenzione che nel tempo sono stati fatti nel frattempo si sono rilevati inutili perché ormai devono essere risistemati, fino allo stanziamento di spesa complessivo di 350 mila euro, di cui 150 mila della Regione e 200 mila dal comune. «Il progetto definitivo datato dicembre 2016 ancora oggi attende di essere attuato. E’ trascorso un altro anno – denuncia ancora la Gori – ma manca ancora la gara d’appalto, quindi l’ennesima promessa mai mantenuta. E nel piano triennale del comune i 200 mila euro che dovrebbero essere stanziati non compaiono, quindi al massimo».

Scarsa igiene sanitaria «Da quelle foto, dopo quel blitz – prosegue Graziella Gori – la Lav ha ottenuto che l’allora sindaco Boccali, amministratori e dirigenti Asl, verificassero di persona le condizioni igieniche-sanitarie e strutturali in cui si trovavano a vivere i cani ospiti del canile sanitario; fornendo la massima collaborazione per intervenire sul benessere degli animali riducendo le spese al minimo, fidandosi delle risposte interlocutorie e del lavoro che intanto, anche se lentamente, andava avanti».

La struttura di Collestrada

I cani Nel frattempo il numero di ospiti è diminuito e, ad oggi, «si contano 80 cani». Sono loro che, probabilmente più di tutti gli altri, aspettano che gli stanziamenti diventino realtà dopo la battaglia portata avanti dalla Lav di Perugia. «Stiamo perdendo la fiducia. Servono risposte concrete e immediate da parte delle Istituzioni e che ognuna faccia la propria parte, tanto più che sono arrivate le piogge e come nel 2016 la struttura, e di conseguenza gli animali, si troveranno in una situazione ancora più allarmante tanto che, non dubitiamo, si dovranno prevedere altri lavori di manutenzione straordinaria».

Cani nel recinto

Impegno Per questo, nei giorni scorsi, i due consiglieri del Pd Sarah Bistocchi e Tommaso Bori, hanno depositato un nuovo ordine del giorno per richiamare l’attenzione dell’amministrazione sulle strutture destinate agli animali d’affezione presenti nel territorio comunale. «Servono risposte certe –  chiariscono i due consiglieri – sul parco rifugio di Perugia, situato all’interno del centro ospitalità per gli animali, il quale svolge una fondamentale funzione sociale di cura, tutela e conforto per gli animali randagi, favorendone l’adozione, e del canile sanitario di Collestrada, che si occupa invece della gestione delle popolazioni canine e feline di Perugia e comuni limitrofi, per favorirne e stimolarne una corretta convivenza tra conduttori e animali da compagnia».

Cimitero per animali C’è poi un altro punto, su cui i due consiglieri chiedono chiarimenti, cioè quello relativo al cosiddetto ‘Parco del riposo’, una sorta di cimitero per cani e gatti, un luogo dedicato in cui i conduttori potranno deporre le spoglie dei loro cari. Il progetto è già stato approvato nel 2012, ma ancora oggi non è mai stato messo in pratica né si hanno notizie su quando sarà definitivamente in atto.

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