Renzi a Narni, l’ironia di Fratelli d’Italia

Terni, il treno di ‘Destinazione Italia’ del segretario del Partito Democratico, farà tappa: prevista una visita allo stabilimento ex Elettrocarbonium

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Il treno di ‘Destinazione Italia’, quello che per otto settimane (la partenza è prevista per martedì mattina alle 10 da Roma) porterà in giro per l’Italia il Partito Democratico, nel pomeriggio di martedì farà tappa a Narni, provenendo da Viterbo.

L’incontro Il programma provvisorio, informa il Pd di Narni, «prevede l’arrivo alla stazione di Narni Scalo alle 15,45 e una volta sceso dal treno, Renzi si recherà presso lo stabilimento dell’Sgl Carbon dove, nella sala mensa, incontrerà una delegazione dei rappresentanti sindacali, delle Rsu e dei lavoratori in mobilità. Prima di ripartire per Spoleto incontrerà anche gli anziani di un centro sociale dello Scalo».

L’ironia Eleonora Pace, già candidata sindaco a Narni per Fratelli d’Italia-AlleanzaNazionale, sceglie l’ironia per commentare l’annuncio del PD: «C’era una volta un gioco con la filastrocca che così recitava “E’ arrivato un bastimento carico di…”. Nel caso della fermata del treno di Renzi a Narni il gioco si ripropone con un nuovo mezzo di locomozione ma la fantasia può sbizzarrirsi ugualmente senza limiti, viste le capacità di mirabolanti promesse cui è dedito da sempre il segretario del PD. Dopo le visite nel nostro comune della presidente della regione Umbria Marini che tranquillizzò sul futuro dell’ospedale di Narni e pure sull’affidabilità dell’imprenditore Monachino per il rilancio della Nuova Elettrocarbonium – ricorda Pace – l’esperienza ci dice che i viaggi della speranza degli esponenti di primo livello del PD non portano bene perciò, tutti gli scongiuri sono consentiti e consigliati».

«Mister promessa» Elenora Pace, poi si chiede: «Chissà se ‘mister promessa”’ oltre che contemplare ciò che resta della ex Elettrocarbonium, si farà un giro anche alla Piastra logistica Terni-Narni o nel territorio del fu “consorzio delle aree industriali” e magari anche alle acciaierie di Terni alle prese con un altro grande momento di criticità come quello del 2014, che vide però il segretario del PD, allora premier, andare in tanti luoghi colpiti dalla crisi industriale ma evitare accuratamente ogni contatto con la realtà ternana. Peccato che non lo faccia, sarebbe istruttivo per lui e pure per i cittadini narnesi che probabilmente potrebbero aggiungere alla loro memoria altre perle di grandiose promesse mai mantenute come quelle regalate al popolo italiano in questi sventurati anni».

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