Spoleto, i migranti faranno volontariato

Perugia, firmato in Prefettura protocollo d’intesa per la realizzazione di attività di volontariato in favore dei migranti richiedenti lo status di protezione internazionale

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Consentire ai cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale accolti a Spoleto di svolgere lavori di pubblica utilità. Questo l’obiettivo che, nella prospettiva della definizione condivisa di sempre più efficaci percorsi di integrazione, la Prefettura di Perugia, il Comune di Spoleto e l’associazione temporanea di scopo, che ha stipulato una convenzione per la gestione in provincia dei servizi di prima accoglienza, intendono perseguire con la firma dell’odierno Protocollo d’Intesa.

Fino a fine anno Alla firma, sono intervenuti il Prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, l’assessore Maria Elena Bececco del Comune di Spoleto ed il Coordinatore dell’Ats Carlo Di Somma. Il documento entrerà in vigore il primo luglio e – salvo proroghe – avrà validità fino al 31 dicembre 2017. Permetterà ai richiedenti asilo di prendere parte, su base esclusivamente volontaria ed a titolo gratuito, ad attività in favore della collettività locale, nel pieno rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Inizialmente, saranno coinvolti 10 richiedenti asilo sui 43 presenti nei centri di accoglienza di Spoleto, che verranno impiegati nella manutenzione del verde pubblico.

Percorsi di accoglienza condivisi «Oggi – ha detto Cannizzaro – la Prefettura è costantemente impegnata in un’opera di sensibilizzazione nei confronti dei Comuni, per favorire la definizione di percorsi di accoglienza ed integrazione dei migranti, secondo un modello convenzionale uniforme. Quello firmato oggi costituisce il primo protocollo stilato in conformità a tale modello e, anche attraverso un concreto impegno lavorativo da parte dei richiedenti asilo, potrà contribuire a favorirne il recupero della dignità, nonché una migliore inclusione sociale».

Partecipazione attiva Grazie alle attività di volontariato poste in essere, i migranti potranno meglio integrarsi nel contesto sociale ospitante assumendovi un ruolo attivo e favorendo una maggiore accettazione, da parte dei cittadini, della loro presenza sul territorio comunale. L’assessore Bececco ha evidenziato che «il Protocollo costituisce un ulteriore tassello nella direzione di un’accoglienza condivisa» mentre Di Somma ha sottolineato come «alla luce di positive esperienze già in corso in altre realtà, l’importanza di iniziative che coinvolgano i migranti, nella prospettiva di favorirne un avvicinamento alle comunità locali e di svilupparne la percezione di una qualche integrazione sul territorio».

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