Terni, Acciaio Sporco: patteggiano in cinque

Pene comprese fra un anno e sei mesi e due anni per quattro ‘classificatori’ ed un dipendente di una ditta lombarda

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Cinque patteggiamenti: è questo l’esito dell’udienza che si è tenuta giovedì mattina di fronte al gup Simona Tordelli, relativa all’indagine ‘Acciaio sporco’ con cui l’ex Corpo Forestale dello Stato – nel giugno del 2016 – aveva arrestato otto persone su disposizione del gip di Terni.

Maxi truffa Gli inquirenti, coordinati dal pm Elisabetta Massini, avevano portato alla luce una maxi truffa ai danni della ThyssenKrupp Ast, incentrata sul parco rottami e sulla selezione dei camion di materiali ferrosi da ‘campionare’ da parte dei classificatori Ast.

Patteggiamenti Quattro fra quest’ultimi – Alessio Petrollini, Alessandro Luzzi, Leonardo Manni e Daniele Inches – giovedì hanno patteggiato pene pari ad un anno e sei mesi di reclusione ciascuno. Il dipendente della Metal Inox Centro, Stefano Arnoldi, ha invece patteggiato a due anni perché ritenuto dagli inquirenti fra i promotori della truffa ai danni di Ast. In tutti i casi le pene sono ‘sospese’. Ad assisterli c’erano gli avvocati Emidio Mattia Gubbiotti, Luigi Fiocchi ed Enrico De Luca. Per gli altri indagati non è stata invece ancora fissata l’udienza preliminare.

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